Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

la rottura

Caos nel Pd calabrese: a Taurianova il circolo si ribella e abbandona il simbolo

Nella nota firmata da Gerace e Marafioti si contesta la legittimità del congresso e si annuncia la rottura: «Non scendiamo a patti, non ci mischiamo»

Pubblicato il: 29/06/2025 – 20:28
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Caos nel Pd calabrese: a Taurianova il circolo si ribella e abbandona il simbolo

TAURIANOVA Con una nota dai toni fermi e sofferti, il circolo del Partito Democratico “Walter Schepis” di Taurianova – guidato dalla segretaria Maria Teresa Gerace e dal consigliere comunale Simone Marafioti – ha annunciato pubblicamente la propria decisione di non celebrare il congresso di circolo nella data indicata dagli organi regionali del partito. Una scelta motivata dalla volontà di «difendere le regole» e «respingere ogni forma di autoritarismo».
«Non si tratta di uno scontro né di una presa di posizione strumentale, ma di una decisione fondata sul rispetto delle regole», spiegano Gerace e Marafioti, sostenuti da iscritti, simpatizzanti e attivisti locali.

«Congresso non dovuto, nessuna comunicazione formale»

Nel comunicato si sottolinea come il circolo abbia celebrato regolarmente il proprio congresso nell’aprile 2022, con un mandato in corso fino al 2026. Secondo il regolamento regionale, aggiornato a marzo, soltanto i circoli con mandato scaduto sarebbero tenuti a procedere a nuove votazioni. Tuttavia, dagli organi superiori del Pd sarebbe arrivata solo una comunicazione informale e dai toni inaccettabili, prima via WhatsApp e poi con una mail serale che – denunciano – paventava commissariamenti in caso di mancata adesione. «Non accettiamo imposizioni. Abbiamo costruito questo circolo da zero, con passione e trasparenza. È un luogo politico vivo, non una casella da riempire nei giochi di potere».

«Disponibili a un vero congresso, non a riti vuoti»

La posizione del circolo non è di chiusura verso il confronto interno, ma piuttosto una richiesta di chiarezza e legalità. I dirigenti locali si dicono disponibili a celebrare il congresso anche prima della naturale scadenza del mandato, ma solo se in un contesto partecipato, aperto e condiviso, che consenta a tutti di iscriversi, candidarsi e confrontarsi democraticamente. «Non accettiamo rituali vuoti o decisioni già prese. Il documento trasmesso agli organi del partito rappresentava il nostro ultimo tentativo di dialogo, purtroppo andato in fumo».

Una rottura annunciata: «Questo Pd non è più casa nostra»

Il documento diffuso rappresenta, nei fatti, un atto di rottura con il Partito Democratico calabrese, accusato di aver smarrito la propria anima democratica tra ricorsi, dimissioni, commissariamenti e nomine calate dall’alto. Dura la critica alla recente decisione della commissione provinciale di garanzia, che avrebbe rigettato il ricorso del circolo senza entrare nel merito, confermando di fatto la linea imposta. «Se anche la commissione regionale e nazionale non dovessero accogliere il nostro ricorso, saremo costretti a prendere le distanze non solo dalle logiche imposte, ma dallo stesso Partito Democratico di Taurianova».

«Chiediamo scusa a chi ha creduto in noi. Ora uno spazio nuovo»

Con amarezza, i dirigenti del circolo si rivolgono anche a coloro che nei mesi scorsi avevano sottoscritto la tessera del Pd credendo in un progetto politico alternativo. La conclusione del comunicato è netta: «Il Pd calabrese non è più la nostra casa». «Non ci mischiamo, non ci pieghiamo, non scendiamo a patti. Chiediamo uno spazio nuovo, trasparente, dove si respira politica vera e aria buona. Toglieteci pure il simbolo, ma ricordate: senza redini addosso, galoppiamo meglio». Il circolo “Walter Schepis”, per anni presidio di partecipazione e attivismo politico nel territorio, lascia così ufficialmente il simbolo del Partito Democratico. Un gesto che si colloca in un clima teso per il partito a livello regionale, e che apre interrogativi profondi sulla tenuta democratica interna e il futuro dell’organizzazione in Calabria.

Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

x

x