“Bob Fest”, la cultura del cibo come atto d’amore per la Calabria – FOTO E VIDEO
Il festival enogastronomico ospitato a Roccella Jonica, ha coinvolto oltre 400 professionisti del food and beverage da tutto il mondo

ROCCELLA JONICA La cultura del cibo come atto d’amore per il territorio e come fonte di solidarietà. L’edizione 2025 di Bob Fest, il festival ospitato a Roccella Jonica, ha coinvolto oltre 400 professionisti del food and beverage da tutto il mondo in un grande evento enogastronomico, ma non solo. Una rete solidale, un progetto culturale e una dichiarazione d’amore alla Calabria. Le luci della sera illuminano la scena, il porto delle Grazie accoglie migliaia di visitatori e food lovers. I numeri di un successo annunciato.
Organizzato da Anna Rotella, Roberto D’Avanzo, Silvia Rotella, Alessandra Molinaro e Rino Gemelli, componenti dell’associazione Alchimisti per Amore, Bob Fest ha scelto come location la riviera dei Gelsomini, un invito ad esplorare l’anima profonda di un luogo e a viverlo attraverso i suoi sapori, le storie, la comunità. Roccella Jonica è la perfetta fusione tra bellezza naturale e storia.
«E’ un’idea nata in piccolo, quando addirittura era difficile incontrarsi perché eravamo reduci dalle scorie della pandemia. Poi il progetto è cresciuto e da pochi ospiti siamo arrivato oggi ad accoglierne 400. Il sogno resta sempre lo stesso, far conoscere il nostro territorio», racconta ai nostri microfoni Silvia Rotella, una delle organizzatrici di “Bob Fest”.
Come dicevamo, il Festival non è solo legato alla valorizzazione e conoscenza dell’immenso patrimonio enogastronomico calabrese, ma ha previsto anche momenti musica e spettacoli dal vivo. «La musica è un’arte proprio come la cucina, la mission deve è questa: unire tutte le arti. Questo è il messaggio principale del “Bob Fest”. Quello che cerchiamo di fare è valorizzare gli artisti calabresi, come ad esempio Sarafine e in questa edizione abbiamo riaccolto i Mondial che ci seguono dall’anno scorso e poi spazio ad un trio jazz e ad Inna Cantina: un gruppo salentino molto sensibile alle tematiche attuali come i conflitti e i venti di guerra», racconta Rino Gemelli organizzatore del Festival.
I grandi nomi della cucina, le cantine, i maestri pasticceri, l’area mixology tutti insieme per un forte impegno etico. Il ricavato, al netto delle spese sostenute, sarà devoluto alla Fondazione Airc per la ricerca sul cancro. «E’ beneficiaria dell’evento fin dalla prima edizione e questo nasce dalla volontà, non solo di rendere il cibo uno strumento utile a suggerire la condivisione ed avvicinare ed aiutare le persone. Ci siamo accorti che il cibo può essere anche un’arma sicuramente pacifica, per comunicare in un momento assai difficile e segnato da sanguinosi conflitti», conclude Alessandra Molinaro, organizzatrice “Bob Fest”. (redazione@corrierecal.it)
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