Mimmo Lucano dichiarato decaduto da sindaco di Riace
I giudici di Locri hanno accolto il ricorso del Prefetto di Reggio Calabria applicando la legge Severino

RIACE Il Tribunale di Locri ha deciso per la decadenza da sindaco di Riace di Mimmo Lucano, accogliendo il ricorso del prefetto di Reggio Calabria. La sentenza è arrivata oggi, disponendo dunque l’applicazione della legge Severino che ne prevede la decadenza in seguito alla condanna inflitta al termine del processo Xenia. Lucano è stato condannato a un anno e 6 mesi per falso in atto pubblico, sentenza confermata e diventata definitiva dalla Corte Suprema a febbraio. Il primo cittadino può ora scegliere se appellarsi alla decisione dei giudici rivolgendosi alla Corte di Cassazione.
Il commento di Sandro Ruotolo
«Le sentenze si rispettano, non c’è dubbio. Ma quella del Tribunale di Locri lascia l’amaro in bocca» ha scritto Sandro Ruotolo, commentando la notizia della sentenza. «Potrà ricorrere in Cassazione, ma intanto perdiamo una figura simbolica, un punto di riferimento straordinario per chi crede in un altro Sud, in un’Italia che non si gira dall’altra parte davanti alla sofferenza, davanti ai migranti. Mimmo Lucano è il volto di un modello di accoglienza che ha fatto il giro del mondo, l’esempio di un’umanità concreta, vissuta, quotidiana. E vedere che viene estromesso mentre in questo Paese ci sono condannati che siedono al governo, anche in rappresentanza dell’Italia in Europa, lascia davvero un senso profondo di ingiustizia. Due pesi e due misure. Lo sappiamo, non è un argomento giuridico. Ma è una sensazione, una ferita. E con tutto il cuore ci auguriamo di rivedere Mimmo Lucano dove merita di stare: nelle istituzioni, accanto agli ultimi, in difesa della dignità umana».
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