Corruzione e concorso esterno, assolto definitivamente l’avvocato Armando Veneto
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione dichiarando inammissibile il ricorso della Procura

CATANZARO Armando Veneto, uno dei più noti avvocati penalisti calabresi, è stato definitivamente assolto dalla prima sezione penale della Corte di Cassazione per l’accusa di corruzione in atti giudiziari e concorso esterno in associazione di stampo mafioso. Il ricorso della Procura generale è stato dichiarato inammissibile dagli ermellini. «Cala il sipario – affermano in una nota gli avvocati Vincenzo Maiello e Beniamino Migliucci, difensori di Veneto – su una tra le più controverse accuse giudiziarie degli ultimi anni, che fin dal loro sorgere erano apparse contrarie ai fatti e avevano destato generale incredulità non solo nel mondo forense ma anche nei luoghi della politica e della società civile nell’ambito dei quali Armando Veneto ha ricoperto molte importanti cariche, sempre portando la competenza, l’umanità e la passione di una personalità illuminata. Onore ai giudici di appello e di legittimità per avere riaffermato il primato delle ragioni del diritto e della ortodossa valutazione della prova, facendo vivere una giornata di festa allo stato di diritto».
La Camera penale di Catanzaro: «Certificata una verità che tutti noi abbiamo sempre conosciuto»
«La sentenza di assoluzione emessa dalla Corte d’Appello di Catanzaro nei confronti dell’avvocato Armando Veneto è definitiva: la Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso proposto dal Procuratore Generale, certificando quella verità che tutti noi abbiamo sempre conosciuto e nella quale non abbiamo mai smesso di credere». Lo scrive la Camera penale Alfredo Cantafora di Catanzaro. «L’avvocato Armando Veneto ha affrontato in silenzio questo doloroso percorso giudiziario, sopportando il peso dell’ingiustizia con dignità, forte della sua integrità e statura morale. Anche in questa circostanza è stato un esempio unico e irraggiungibile, un riferimento per tutti noi che oggi festeggiamo con lui la definitività di una decisione giudiziaria che ha rispristinato la verità dei fatti, riallineando la storia giudiziaria alla storia umana e professionale di un grande Maestro dell’avvocatura italiana (redazione@corrierecal.it)
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