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Il Cosenza calcio e la “nuova penalizzazione” fai-da-te: ritiro il 16, ma chi allena?

Senza ds e allenatore a quattro giorni dal raduno, la società continua a tacere e l’Ordine dei giornalisti chiede spiegazioni

Pubblicato il: 10/07/2025 – 11:46
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Il Cosenza calcio e la “nuova penalizzazione” fai-da-te: ritiro il 16, ma chi allena?

COSENZA Più che un inizio di stagione, quello del Cosenza calcio assomiglia all’incipit di un romanzo kafkiano. C’è, più o meno, una data fissata per il raduno (14 luglio, tra quattro giorni), una sede di ritiro (Lorica, due giorni dopo), e una tifoseria stanca, ma ancora abbastanza lucida da chiedersi come andrà a finire questa storia che ormai ha superato da tempo i limiti dell’assurdo.
A oggi, 10 luglio 2025, mancano ancora due piccoli, insignificanti dettagli: l’allenatore e il direttore sportivo. In pratica, manca l’identità tecnica della squadra. Resta però salda una certezza, immutabile come una roccia: il silenzio della società, diventato ormai tratto distintivo, se non proprio marchio di fabbrica.
Nelle ultime ore, a segnalare l’imbarazzo crescente non è solo la piazza rossoblù – che pure è abituata a molto di più – ma anche l’Ordine dei Giornalisti della Calabria, insieme all’Unione Stampa Sportiva Italiana e al Circolo della Stampa di Cosenza. In una nota tanto sobria quanto eloquente, i giornalisti locali si dicono offesi e ignorati, e chiedono un incontro chiarificatore con la società. Una richiesta, per ora, rimasta senza risposta.
Qui non si tratta solo di ritardo nella programmazione, ma di assenza di rispetto istituzionale. Verso chi racconta, documenta, e spesso – per passione più che per dovere – cerca anche di spiegare.

Una (nuova) penalizzazione autoinflitta

La verità è che questa stagione sembra iniziare già sotto di quattro punti. Non quelli inflitti dal tribunale federale lo scorso anno, ma altri, più amari e meno ufficiali: quelli dell’autogol dirigenziale.
A differenza delle sanzioni Figc, infatti, questi sono punti che il Cosenza si sta togliendo da solo, con metodo e convinzione. Come se fosse diventato un test: misurare la resistenza della pazienza popolare, dopo anni di apnea calcistica e scelte gestionali quantomeno discutibili.
Intanto, mentre le altre squadre firmano contratti, allestiscono organici e organizzano amichevoli, il Cosenza congela il tempo. Come se luglio fosse ancora febbraio. Come se il tempo, qui, non avesse lo stesso peso che altrove.
Dicono che nelle prossime ore arriveranno i nomi del nuovo allenatore e del direttore sportivo. Bene. Ma anche se fossero annunciati oggi stesso, la sostanza non cambierebbe: la stagione 2025-2026 parte in ritardo. E come sempre, il conto lo pagherà la città. (fra.vel.)

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