«Basta con le alchimie del passato. Il candidato presidente lo decidiamo noi in Calabria»
Il segretario del Pd calabrese Nicola Irto all’assemblea provinciale di Vibo. «Nessuno ci imporrà nomi dall’alto e dall’esterno. Non abbiamo nomi nel cassetto, decidiamo con gli alleati»

VIBO VALENTIA «Non abbiamo alcun candidato o candidata nel cassetto ma è una cosa diciamo a tutti perché lo chiede il Pd della Calabria: chiunque sia candidato sarà deciso in Calabria e non sarà imposto da nessuno. Noi lo decideremo in Calabria, lo decideremo assieme alle forze politiche, lo decideremo assieme a chi ci vuole stare, ma lo decideremo in Calabria. Alchimie del passato sono fuori. Questo lo dobbiamo dire con chiarezza». Lo ha detto il segretario regionale del Pd Nicola Irto, intervenendo all’assemblea provinciale del partito di Vibo Valentia, che ha proclamato la neo segretaria provinciale Teresa Esposito.
Il congresso di Vibo
Irto ha quindi osservato: «Siamo molto contenti che Teresa Esposito sia la nuova segretaria provinciale di Vibo. Ci avviamo a concludere di fatto tutti i percorsi congressuali partiti con il congresso regionale, un percorso che ha coinvolto tantissime regioni d’Italia, in una finestra stabilita a livello nazionale. Abbiamo rinnovato i nostri organismi lontani anche dalle scadenze elettorali per poter ripartire e per poter continuare a costruire il nostro partito e costruire l’alternativa alla destra insieme alle forze alternative alla destra. Il segnale da Vibo è positivo anche perché celebriamo questo congresso in una città in cui nell’ultimo anno siamo molto impegnati: la vittoria di Enzo Romeo al Comune dopo 15 anni di destra ha dimostrato la cifra di un impegno, non solo del Pd ma del centrosinistra, di costruire un progetto credibile, forte, autentico per il riscatto di questa città. E il lavoro che stanno facendo Enzo Romeo, la sua giunta, la sua squadra, il Pd in questa città – ha sostenuto il segretario del Pd calabrese – è visibile: ci sono i primi riscontri, c’è un consenso popolare che continua. Dobbiamo continuare su questa strada perché la destra qui ha lasciato macerie. Vibo è deve essere però anche un laboratorio politico per quello che dovremmo fare alle prossime Regionali».
I congressi provinciali
I congressi provinciali hanno dato l’immagine di un Pd diviso ma per Irto «non è così, ci sono state forti discussioni ma noi siamo un partito plurale, un partito che fa i congressi. Quando facciamo i congressi unitari ci contestano perché sono unitari, quando facciamo congressi con forti discussioni ci contestano di fare discussioni… La verità è che noi siamo un partito complesso che ha delle regole e ha delle sensibilità diverse, ma siamo un partito plurale, ampio, che vuole rappresentare la società calabrese per quella che è, con i problemi che ha e con le speranze che ha. Quindi bene anche le discussioni, l’importante – ha aggiunto il segretario democrat – è uscirne uniti e con una proposta politica di direzione politica forte. questa riorganizzazione nei territori ci serve per ripartire meglio di prima e per risolvere i problemi che abbiamo avuto in passato».
Le Regionali
Capitolo Regionali e candidatura: per Irto «questi discorsi li vedremo assieme agli alleati, assieme a tutte le forze alternative alla destra, non solo ad alcune di queste ma a tutte. E’ sotto gli occhi di tutti il disastro della destra regionale: siamo ultimi nella sanità, ultimi nella spesa del Pnrr, nonostante la narrazione di Occhiuto che diceva “tutto bene madama la marchesa”. Quindi noi abbiamo il peso e la responsabilità di costruire un campo di forze il più largo possibile per costruire un’alternativa perché è inaccettabile che oggi ci sia un punto così basso per i calabresi e per la Calabria». (Ma. Ru)
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