Stop del Cosenza calcio, interviene il Comune: l’evento per Gigi Marulla si farà allo stadio
L’amministrazione comunale, dopo l’intervento di Sergio Crocco, sblocca l’impasse con la società: il San Vito-Marulla ospiterà l’evento per ricordare l’icona rossoblù a dieci anni dalla scomparsa

COSENZA Alla fine ha prevalso il buon senso: la manifestazione in memoria di Gigi Marulla si terrà regolarmente allo stadio “San Vito Marulla” il prossimo 19 luglio, come inizialmente previsto, a dieci anni dalla scomparsa del bomber simbolo del Cosenza.
La buona notizia è arrivata dopo ore di incertezza e tensione, seguite alla decisione del Cosenza Calcio – che gestisce l’impianto – di non concedere l’utilizzo dello stadio per l’evento celebrativo. Un diniego che aveva lasciato attoniti tifosi, organizzatori e cittadini, feriti dall’idea che proprio nel luogo che porta il nome di Marulla non si potesse rendergli omaggio.
A dare l’allarme era stato Sergio Crocco, presidente dell’associazione La Terra di Piero, che ha promosso l’iniziativa: un quadrangolare commemorativo con la partecipazione di ex glorie rossoblù e personaggi legati alla storia calcistica della città. L’evento, simbolico e popolare, ha come obiettivo quello di celebrare l’uomo e l’atleta che più di ogni altro ha rappresentato il cuore e l’identità del Cosenza Calcio.
Crocco, deciso a non arrendersi, si è recato in mattinata in Comune per tentare una mediazione. E l’impegno ha dato i suoi frutti. Intorno alle 13, tramite i propri canali social, ha annunciato la riuscita della trattativa, ringraziando pubblicamente il sindaco Franz Caruso, Damiano Covelli e Giuseppe Mazzuca per aver sbloccato la situazione e garantito lo svolgimento della manifestazione.
La retromarcia, accolta con sollievo da tifosi e appassionati, arriva dopo un’ondata di polemiche. La decisione della società rossoblù aveva infatti provocato forti reazioni tra la tifoseria, già in fermento per le recenti frizioni con il club. L’idea che l’omaggio a Marulla, morto nel 2015, potesse essere impedito proprio nello stadio a lui intitolato, è stata vissuta come l’ennesimo gesto incomprensibile, provocatorio e offensivo del Cosenza calcio, verso la memoria del giocatore e verso la città stessa. (f.v.)
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