«Basta con i falsi allarmi in piena estate. Il 93% delle acque calabresi è eccellente» – VIDEO
L’assessore regionale Calabrese smentisce i dati di Legambiente-Goletta Verde: «Non veritieri e non scientifici, mortificato il lavoro di 200 operatori»

CATANZARO «I risultati del monitoraggio effettuato da Legambiente sul mare calabrese non corrispondono alla realtà. Legambiente ha analizzato 23 campioni, mentre noi ne abbiamo effettuati oltre 3.000: i dati ufficiali indicano che il 93% delle acque calabresi è classificato come eccellente». Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Calabrese, in una conferenza stampa convocata per replicare ai dati diffusi ieri da Goletta Verde-Legambiente. Con Calabrese alla conferenza stampa hanno partecipato anche il direttore generale del Dipartimento Ambiente, Siviglia, il dg dell’Agricoltura Iiritano e il dg di Arpacal Iannone. «Va anche detto – ha proseguito Calabrese con toni molto duri – che Legambiente ha prelevato campioni alla foce dei fiumi, dove notoriamente le acque sono inquinate e dove, tra l’altro, non è prevista la balneazione. Diffondere dati allarmistici in piena estate, quindi, danneggia l’immagine della Calabria e disorienta cittadini e turisti. Vogliamo tranquillizzarli perché quei dati diffusi da Legambiente non sono veritieri e non sono scientifici, e quello che è emerso è ingiusto nei confronti della Calabria. Abbiamo organizzato questa conferenza stampa proprio per chiarire la situazione. Persino durante l’incontro di ieri è stato riconosciuto che ci sono stati miglioramenti in Calabria, specialmente sul fronte della depurazione e della qualità delle acque. Il comunicato di Legambiente, rilanciato anche a livello nazionale, mortifica il lavoro del Dipartimento Ambiente, di Arpacal e dei 200 operatori che ogni giorno monitorano la costa».
Il tema della depurazione
Secondo Calabrese «i risultati del lavoro della Regione Calabria sulla depurazione sono sotto gli occhi di tutti. Non accettiamo che vengano diffuse notizie distorte. Ci è stato detto che tutto è nato da un comunicato di Legambiente nazionale anche perché ribadisco nella conferenza stampa di ieri era stato evidenziato il nostro miglioramento, per questo riteniamo la cosa ingiusta. Siamo pronti ad assumerci pienamente la responsabilità di ciò che accade nella nostra regione e delle cose che non vanno bene, ma ribadiamo che la verità sulla qualità delle acque è diversa da quella raccontata da Legambiente. Inoltre – ha sostenuto l’assessore regionale – la stessa Legambiente ha chiarito successivamente con un comunicato che i dati si riferivano a 23 prelievi, di cui solo 10 risultavano con criticità, e tutti effettuati in prossimità delle foci fluviali, aree che non rientrano nella balneazione e per cui i cartelli di divieto non competono alla Regione Calabria». Calabrese ha poi escluso ritardi con riferimento al recente stanziamento di 15 milioni da parte della Regione: «Stiamo lavorando attivamente con Sorical. Abbiamo già monitorato gli impianti di depurazione e stiamo intervenendo sulle criticità individuate, grazie a una programmazione avviata già lo scorso inverno. Sorical gestisce gli interventi, e stiamo investendo molte risorse. Attraverso Arpacal, monitoriamo gli impianti in tempo reale con sonde tecnologiche che segnalano ogni anomalia. Siamo anche intervenuti alle foci dei fiumi per ridurre la presenza di rifiuti. Attualmente abbiamo 200 operatori che controllano quotidianamente la qualità del mare. Il mare – ha concluso l’assessore regionale – è fondamentale per lo sviluppo e il turismo della Calabria, per questo non possiamo accettare narrazioni infondate e allarmistiche». (a. cant.)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato