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L’ospite d’onore

Il regista Matteo Garrone dà il via al Gioia Film Fest 2025

L’autore di successi internazionali come Io capitano ha tenuto una masterclass raccontando il suo percorso e come si vive sul set di un film

Pubblicato il: 23/07/2025 – 11:18
di Antonino Casadonte
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Il regista Matteo Garrone dà il via al Gioia Film Fest 2025

GIOIA TAURO Il Gioia Film Fest 2025 comincia col botto: Leone d’argento per la miglior regia alla 80ª Mostra internazionale del cinema di Venezia, una candidatura all’Oscar come miglior film internazionale, sette premi ai David di Donatello 2024: il regista Matteo Garrone sbarca nella “Città del Porto” e con la sua masterclass dà il via a un’intensa tre giorni interamente dedicata alla sua opera. Un appuntamento unico, con una partecipazione straordinaria, quello organizzato dall’associazione Gioia 3.0, col patrocinio del Comune, che rientra nella più ampia cornice del primo Gioia Culture Summer Festival, il ricco cartellone di eventi che animerà l’estate gioiese nel segno dell’arte e della cultura, con appuntamenti letterari, cinematografici, teatrali e incontri eccellenti, fino a settembre.

Le parole di Garrone e la masterclass

A margine dell’evento, il regista è intervenuto per descrivere le sue sensazioni: «Sono sempre contento di poter partecipare ai festival e agli appuntamenti dove c’è la possibilità di parlare di cinema. Incontrerò tanti ragazzi, potrò raccontargli la mia esperienza, il mio percorso. Sappiamo che fare cinema è un privilegio – afferma Garrone – e come tutte le cose che considerate privilegi, ovviamente, c’è molta competizione. Non è facile – evidenzia – riuscire a ritagliarsi un proprio spazio, i ragazzi lo devono sapere, però al tempo stesso è giusto inseguire le proprie passioni, perché è un mestiere bellissimo, bisogna avere la consapevolezza che non sarà facile, ma che è giusto cercare di trovare il proprio cammino». Durante il confronto con cittadini, appassionati di cinema, aspiranti registi e attori, Garrone ha raccontato il suo percorso, fornendo aneddoti e alcune chicche sulla preparazione e i set di diversi film di successo. Partendo da “Io capitano”, che l’ha consacrato definitivamente, una pellicola «per la quale ci sono voluti otto anni, perché non volevo essere l’ennesima persona che strumentalizza il tema, ma volevo raccontare la storia dal punto di vista soggettivo dei migranti. Fondamentale volevo fare film sincero semplice e onesto, un film nato dal racconto loro, migranti che partono per alla ricerca di libertà e di opportunità, inseguono il loro sogno. Sapevo – aggiunge – quanto fosse importante fare vedere film ai giovani per sensibilizzare e in Africa, infatti siamo andati in Senegal nei villaggi dove ci sono alcuni dei ragazzi che vogliono intraprendere il viaggio: la prospettiva è cambiata totalmente, è stato particolare». Il focus si sposta poi su Gomorra, «occasione per raccontare la criminalità per quello che è, usando una violenza non fine a sé stessa ma che racconta le debolezze e le fragilità umane» e su alcuni temi ricorrenti, come il legame padre-figlio, che l’ha aiutato a realizzare film come Dogman e Pinocchio. «Tutte pellicole – conclude – dove ho mescolato attori di cinema più famosi come Toni Servillo ad attori meno conosciuti, magari provenienti dal teatro visto che mio padre era un critico teatrale, ma allo stesso modo efficaci».

«Gioia Tauro investe nella cultura con un respiro internazionale»

L’amministrazione gioiese si è detta particolarmente soddisfatta per aver ospitato un evento di questa portata. Lo sottolinea l’assessore alla Cultura Domenica Speranza, secondo cui «accogliere Matteo Garrone in occasione del primo Gioia Film Festival è grande motivo di orgoglio. Questa – sostiene – è la dimostrazione di come la città di Gioia Tauro investa sulla cultura e lo faccia con un respiro internazionale, e vorrei puntualizzare che la cornice più ampia del Gioia Culture Summer Festival non è semplicemente un momento di incontro, di confronto, ma propone degli eventi che sono fortemente pedagogici, in modo da dare ai nostri giovani gli strumenti in mano per costruire il loro futuro». L’organizzazione dell’appuntamento con Garrone spettava all’associazione Gioia 3.0, la cui presidente, Rosalba Raso, ci ha tenuto a rimarcare la complessità logistica e i sacrifici fatti per portare il regista a Gioia Tauro: «Abbiamo organizzato grazie a tantissimi sponsor che ci hanno sostenuto e al noto critico cinematografico gioiese Domenico Barone, che ha scelto un regista di fama internazionale come Matteo Garrone. Un’iniziativa del genere – conclude – è molto importante, però capisco che è anche molto “pesante” da sostenere, sia economicamente sia logisticamente: parliamo di una masterclass con più di cento persone totalmente gratuita, per cui in futuro mi auguro di ottenere più sponsorizzazioni per poter portare avanti iniziative così belle e che queste si possano “spalmare” su tutto l’anno, non solo a luglio e agosto, sarebbe molto bello perché avremmo una dose quotidiana di eventi culturali». In serata, poi, Garrone ha ricevuto un premio ideato e creato dal maestro Cosimo Allera, socio dell’associazione Gioia 3.0. Spazio infine per la proiezione “sotto le stelle” di Io capitano, pellicola di successo universale che l’ha consacrato nell’Olimpo del cinema italiano.

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