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scenari politici

Verso le Regionali. Le “grandi manovre” del blocco moderato riformista

Dialogo in corso tra Azione, socialisti e altre forze per verificare la possibilità di un’aggregazione stabile. Le prove generali alle ultime Amministrative

Pubblicato il: 25/07/2025 – 15:32
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Verso le Regionali. Le “grandi manovre” del blocco moderato riformista

LAMEZIA TERME Ieri (e oggi) Rende e Cetraro, domani la Regione? Sottotraccia, con passo felpato e una comprensibile (oltre che necessaria) cautela, in Calabria starebbe prendendo forma un movimento che raggruppa quel variegato “mondo di mezzo” che da sempre si agita nella politica calabrese. Un fronte ancora complessivamente indefinito ma che piano piano e pazientemente alcune forze politiche stanno costruendo per vedere se ci sono in futuro le condizioni per diventare un soggetto politico a tutti gli effetti. Da settimane molti analisti politici hanno captato un fitto dialogo tra alcune aree moderate e alcune aree riformiste dello scacchiere politico calabrese, un dialogo che sarebbe finalizzato alla creazione di un polo che in una regione come la Calabria, che ha ancora nel suo Dna forti tracce che risalgono alla Dc e al Psi, potrebbe trovare terreno fertile: in prima fila – raccontano i “bene informati” – ci sarebbero Azione e i socialisti a partire dal Psi, che avrebbero iniziato ad approfondire quei contatti che alle Amministrative si sono già concretizzati nel sostegno a candidati sindaci poi risultati stravincenti, come Sandro Principe a Rende e Giuseppe Aieta a Cetraro.  Un blocco moderato-riformista-liberale, insomma, che – spiegano ancora gli analisti – alla fine potrebbe diventare fattore di attrazione anche per altre forze politiche non pienamente catalogabili come a esempio Italia Viva e Italia del Meridione.

L’orizzonte

E’ comunque un movimento ancora fondamentalmente embrionale, che però registrerebbe anche alcuni passi avanti. Certo, le incognite ci sono e sono tante. L’orizzonte è quello delle Regionali, ed è un orizzonte che ovviamente ha dinamiche diverse da quelle delle Amministrative, nelle quali comunque la saldatura tra anime moderate e riformiste-socialiste è stata evidente e anche proficua. Il comune “sentiment” di un polo che vuole mettere al centro il primato della politica con un tratto eminentemente popolare deve necessariamente fare i conti anche con una contingenza che ha la sua importanza: in termini molto sintetici, non si può dimenticare che Azione alla Regione è con la maggioranza di centrodestra mentre il Psi è sempre saldo nel campo del centrosinistra (anche con l’ambizione di una candidatura alla guida della Cittadella). Ma intanto il “movimento” c’è, e si è fatto sentire alle Amministrative, e poi il futuro dirà. Anche perché il futuro dipende da tanti fattori, nazionali e regionali, politici e non solo. (a. cant.)

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