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l’intervento a reggio calabria

Occhiuto: «Senza coraggio non si può governare la Calabria»

Il presidente dimissionario della Regione agli Stati generali del Mezzogiorno. «La politica deve avere la capacità, gli attributi, il coraggio di guidare i processi nel rispetto della magistratura»

Pubblicato il: 01/08/2025 – 16:45
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Occhiuto: «Senza coraggio non si può governare la Calabria»

REGGIO CALABRIA «Siamo un partito che si sente comunità, ciò è stato possibile grazie al lavoro intelligente che in questi anni ha fatto Antonio Tajani». È questo l’esordio di Roberto Occhiuto, presidente dimissionario della Regione Calabria, agli Stati generali del Mezzogiorno organizzati dagli azzurri ed apertisi oggi pomeriggio Reggio Calabria.
Sempre su Tajani, Occhiuto ha precisato: «Lo voglio ringraziare per l’atteggiamento che ha tenuto i giorni scorsi quando gli ho comunicato la mia volontà e cioè sottopormi di nuovo alla volontà dei calabresi. L’ho fatto non perché non rispetto il lavoro della magistratura, anzi, la magistratura non va mai delegittimata soprattutto in una regione complicata come la Calabria, il punto è che i tempi della giustizia non sono come quelli del governo».
Occhiuto ha proseguito ripercorrendo i concetti già diffusi nel messaggio pubblicato ieri sui social e che si è abbattuto come un terremoto sulla politica regionale.
«Dopo l’avviso di garanzia ho visto dirigenti che non si assumevano più la responsabilità di firmare nulla e ho pensato ad una condizione che mi avrebbe portato a un logoramento. Non mi avrebbe fatto concludere il lavoro che abbiamo fatto fino ad ora». Roberto Occhiuto, ricordando le vicende di Loiero, Scopelliti e Oliverio, ha detto poi di aver «pensato che i calabresi potessero immaginare che il film fosse quello degli ultimi 30 anni, quando i presidenti negli ultimi mesi di legislatura venivano coinvolti nelle inchieste che decretavano la loro fine politica e della maggioranza»
La chiosa politica di Occhiuto, che è anche vicesegretario nazionale di Forza Italia, riguarda il rapporto tra politica e magistratura «La politica deve avere la capacità ed il coraggio di guidare i processi politici nel rispetto della magistratura e delle indagini. Bisogna avere il coraggio di fare scelte che restituiscano agli elettori il diritto ma anche il dovere di scegliere chi li deve governare». Infine la conclusione, che sa di anticipo di claim elettorale. «Se uno non ha coraggio non può governare la Calabria». (redazione@corrierecal.it)

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