I Cinque Stelle vogliono essere la punta d’ariete contro Occhiuto. Quattro nomi e una strategia da ripartenza calcistica

Una domenica di passione per i Cinque stelle calabresi. Chat calde e contatti stretti con il presidente Giuseppe Conte. Non c’è tempo da perdere se si vuole guidare lo schieramento del Campo largo che deve contrastare Roberto Occhiuto. Nessuno se lo aspettava. Molto da dirsi e ogni dirigente ha da raccontare tanto al comandante in capo. Scegliere e confrontarsi. Idee programmatiche ma soprattutto nomi validi per ribaltare il risultato con una ripartenza di quelle che nel calcio confondono i favoriti come accaduto al mondiale per club al Paris degli sceicchi.

Quattro nomi sul tavolo

Al lavoro e alla lotta nella prima domenica d’agosto. Riunione fissata per lunedì sera dei vertici pentastellati. Con 4 nomi da discutere per arrivare determinati alla prima riunione del centrosinistra venerdì prossimo e battersi per il proprio capitano. Un uomo e tre donne possibili candidati presidente. L’uomo è già sulla bocca di tutti, piace molto anche fuori dal Movimento per autorevolezza, capacità e relazioni. Si chiama Pasquale Tridico, già presidente dell’INPS e oggi europarlamentare, rappresenta senza dubbio il nome di maggior peso. Economista di origini calabresi, da tempo viene considerato una delle possibili punte di diamante del Movimento 5 Stelle per rilanciare una proposta riformista e radicata nel Mezzogiorno che vada a raccogliere antichi consensi passati all’astensionismo.
C’è un problema però. Tridico da poco ha sistemato la famiglia Bruxelles, figli a scuola compresi. Ha detto già il suo no a molti amici ed elettori di riferimento. Resisterà il suo gran rifiuto ad essere il candidato sfidante? Dipende da Conte e dalla classe dirigente pentastellata che lo propone. Al tavolo ci sarà da discutere.

Baldino e Scutellà

Non nasconde le sue aspirazioni la parlamentare calabrese Vittoria Baldino che ad Open ha dichiarato: «Sono orgogliosamente calabrese e orgogliosamente a disposizione del mio partito». Ovvero eventualmente ci sono. Altra donna di stelle con buone credenziali è Elisa Scutellà, avvocata e già parlamentare, da sempre attiva nei percorsi locali del Movimento. Scutellà ha mostrato una costante vicinanza ai temi del territorio e potrebbe rappresentare una figura di equilibrio tra la dimensione istituzionale e quella militante. Porta addosso lo stigma di vittima della politica di destra per il celebre esito molto controverso di un ricorso alla Giunta per le elezioni della Camera, che ha portato alla sua decadenza da deputata in favore di un esponente di Forza Italia che si chiama Andrea Gentile, figlio di Tonino emblema agli occhi grillini della Calabria familista e clientelare. Un nome molto ben visto da Conte, quello di Scutellà.

Il nome di Orrico

Chiude il quartetto una donna del Gotha pentastellato. Anna Laura Orrico, parlamentare cosentina e coordinatrice del Movimento in Calabria, rappresenta la continuità della linea politica adottata dal partito negli ultimi due anni nella regione. È stata protagonista di una riorganizzazione del M5S calabrese e ha ricoperto un ruolo centrale nei rapporti con la società civile, il mondo culturale e le istituzioni.
I Cinque stelle non avrebbero dato al momento nessuna indicazione per il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi che deve già fronteggiare fronde interne di scontenti. uno sciogliete le righe municipale provocherebbe scompensi in un bacino elettorale determinante. Ma il dato politico rilevante è che la politica di Conte vuole affermarsi con donne e uomini del Movimento e preparano in queste ore la mossa decisiva. (redazione@corrierecal.it)

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