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«La legittimazione popolare di Occhiuto si è interrotta con le sue dimissioni»

L’opposizione di centrosinistra alla Regione: «Inaccettabili i giochetti di Occhiuto, faremo battaglia». Domani conferenza stampa

Pubblicato il: 05/08/2025 – 18:40
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«La legittimazione popolare di Occhiuto si è interrotta con le sue dimissioni»

REGGIO CALABRIA “Le dimissioni di Roberto Occhiuto dalla carica di presidente della Giunta regionale hanno prodotto un solo effetto certo: non è più il titolare delle funzioni presidenziali. La sua legittimazione popolare si è interrotta nel momento stesso in cui ha deciso di lasciare la guida della Regione, e la Costituzione, la giurisprudenza amministrativa e la prassi nazionale stabiliscono che le funzioni debbano passare al vicepresidente, con il solo compito di garantire l’ordinaria amministrazione fino alle elezioni da tenersi entro 90 giorni”. Lo affermano i capigruppo di minoranza Mimmo Bevacqua (Pd), Davide Tavernise (M5s), e Antonio Lo Schiavo (Misto), che denunciano “il tentativo grave e inaccettabile di Occhiuto di restare arbitro della vita istituzionale e, peggio ancora, di mantenere il ruolo di Commissario per la sanità mentre è già in piena campagna elettorale”. “La Calabria – proseguono i capigruppo – non può essere usata come trampolino politico personale. Occhiuto ha deciso di lasciare anticipatamente la presidenza, ma continua a pretendere di gestire la cosa pubblica come se nulla fosse, piegando le regole democratiche e istituzionali ai propri interessi di partito. Il Tar e la Corte Costituzionale hanno chiarito che le elezioni devono svolgersi entro tre mesi dalla cessazione del mandato e che il potere esecutivo in questa fase spetta al vicepresidente facente funzioni, non a un presidente dimissionario che usa l’incarico e il commissariamento della sanità come strumenti di propaganda”. I capigruppo di minoranza annunciano battaglia in tutte le sedi istituzionali: “Non accetteremo che la Regione resti ostaggio dei giochetti di Occhiuto. La legge e il rispetto delle istituzioni vengono prima delle ambizioni personali. I calabresi hanno diritto a votare subito e ad avere un governo di garanzia e neutralità fino a quel momento, non un presidente che ha perso il mandato ma continua a comportarsi come se fosse ancora il padrone del Palazzo”. Ulteriori dettagli saranno comunicati agli operatori della stampa in conferenza stampa domani alle ore 12.30 alla sala Levato di palazzo Campanella.

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