Una «giornata storica» per il Ponte sullo Stretto: i numeri di un progetto colossale e i dubbi degli ambientalisti
Stanziati 13,5 miliardi e decine di migliaia di occupati. Il ponte sospeso più lungo al mondo, ma il fronte del “no” annuncia battaglia

ROMA Stanziati nella legge di bilancio 13,5 miliardi di euro, 10mila i nuovi occupati già nel primo anno di cantiere, 120mila le unità lavorative annue attivate, 253 le imprese coinvolte. Sono i numeri che il vicepremier, ministro ai Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini ha diffuso durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il via libera del Cipess al progetto definito del Ponte sullo Stretto di Messina. E restando sui numeri, Salvini ha parlato di un “unicum” descrivendo le caratteristiche tecniche dell’opera, che consta di una campata sospesa centrale di 3.300 metri, per una lunghezza complessiva di 3.666 metri. (Altezza delle torri sulle due sponde: 399 metri. Cavi di sospensione: 4 del diametro di 1,26 metri. Larghezza dell’impalcato: 60,4 metri. Franco navigabile: 72 metri, 3 corsie stradali per senso di marcia, 2 corsie di servizio, 2 binari ferroviari. Capacità stradale massima: 6.000 veicoli a ora. Capacità ferroviaria massima: 200 treni al giorno). Secondo i dati diffusi, inoltre il «Ponte è progettato per venti superiori a 200Km/h» e per resistere a un «sisma di magnitudo 7,1 Richter».
Una «giornata storica»
«Una soluzione ingegneristica studiata per decenni e riconosciuta a livello internazionale: con una campata di 3,3 chilometri sarà il ponte sospeso più lungo al mondo. Il medesimo design è stato adottato da progetti in Cina, Hong Kong, Stati Uniti e Turchia. Tra le caratteristiche distintive figura la capacità di consentire, oltre il traffico dei veicoli anche quello ferroviario, fondamentale per massimizzare i benefici dell’investimento», ha spiegato il presidente della Società Stretto di Messina Giuseppe Recchi.
«Giornata storica», «unicum nel suo genere», «grande emozione»: Salvini ha utilizzato più volte queste definizioni per descrivere il passaggio che porterà all’avvio dei cantieri dopo l’ok della Corte dei Conti. Una soddisfazione che il leader del Carroccio esprimerà tra oggi e domani direttamente sui territori maggiormente coinvolti, Messina e Villa San Giovanni, dove si recherà rispettivamente questa sera e domani mattina. Soddisfazione espressa anche anche dall’ad della Stretto di Messina Pietro Ciucci, che ha anche parlato di “giornata storica” e ha spiegato ai nostri microfoni: «A fine estate o inizio autunno inizieremo le prime attività».
I dubbi delle associazioni ambientaliste
L’avvio dei cantieri dunque avverrà dopo l’ok della Corte dei Conti, e l’obiettivo di attraversarlo è fissato al 2032. Ma dal fronte del “no” il progetto viene etichettato «un vero e proprio azzardo». Immediata la reazione delle associazioni Greenpeace, Lipu, Legambiente e Wwf Italia che giudicano in tal senso la decisione del Cipess «sia per motivazioni economiche sia per il quadro d’incertezza del progetto che rimanda alla fase progettuale esecutiva test dirimenti e analisi essenziali». Le associazioni – che hanno più volte chiamato in causa anche l’Ue – sollevano dubbi ed etichettano l’operazione come mera «propaganda». Negli anni sono stati tanti gli esperti ad esprimersi anche sull’impatto ambientale nell’area dello Stretto. E chi si oppone al progetto lamenta la mancanza di un progetto esecutivo, la mancanza di certezze sui costi reali, sull’impatto ambientale, sul rischio sismico, sulla mobilità alternativa.
E come detto, manca poi il parere della Corte dei conti che, invece, ancora deve pronunciarsi: un “vaglio” particolarmente rigoroso. Dubbi e osservazioni che non sembrano preoccupare il ministro ai Trasporti: «Ora ci vorrà la bollinatura della Corte dei Conti, ma tra settembre e ottobre conto di partire con i cantieri, lavori ed espropri».
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