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Consiglio regionale ai saluti con un duro scontro tra maggioranza e minoranza

Opposizione di centrosinistra all’attacco: «Dimissioni di Occhiuto atto ignobile». Il centrodestra al fianco del presidente: «Con lui la Calabria ha cambiato passo»

Pubblicato il: 08/08/2025 – 15:36
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Consiglio regionale ai saluti con un duro scontro tra maggioranza e minoranza

REGGIO CALABRIA Com’era prevedibile, il Consiglio regionale del “congedo”, convocato oggi per la presa d’atto delle dimissioni del presidente della Giunta Roberto Occhiuto che determina lo scioglimento anticipato dell’assemblea, ha registrato uno scontro verticale tra la maggioranza di centrodestra e opposizioni di centrosinistra.

Gli interventi dell’opposizione

Ad aprire gli interventi – contingentati in 5 minuti a intervento – Amalia Bruni (Pd): “Noi non siamo affranti per le dimissioni del presidente Occhiuto. Tutt’altro. Se fossero funzionali al riconoscimento di un conclamato fallimento, saremmo lieti di accompagnarla all’uscita. Ci indigna l’uso personale che lei ha fatto della dialettica democratica, l’idea di piegare il dibattito istituzionale a un progetto esclusivamente individuale, che si muove — ancora una volta — sulle spalle dei calabresi. Un colpo di teatro non degno del ruolo di prestigio e responsabilità che lei ricopre. E la verità è che lei sta scappando. Da cosa? Non lo dice. Anche qui, nessun fatto”. Per Raffaele Mammoliti (Pd) “tutta questa vicenda configura un atto ignobile, l’impressione è che il presidente voglia difendersi non nel processo ma dal processo. Avete perso completamente il collegamento con la società reale e con le tante emergenze che vive la Calabria. Non abbiamo paura del voto e nei territori racconteremo i vostri disastri e chiederemo un voto per cambiare”. Secondo Antonio Lo Schiavo (Misto): “La massima assemblea regionale viene sciolta per volere di un solo uomo, o di un uomo solo al comando che calpesta tutte le regole democratiche per andare a votare forzando tempi e procedure. Per quanto mi riguarda, mi onoro di aver sempre servito le Istituzioni, in questi anni in cui i calabresi me ne hanno dato l’opportunità, affrontando il mio mandato con disciplina e onore. Così come chiede la nostra Costituzione”. Davide Tavernise (M5S) a sua volta ha affermato: “Sono impaziente di iniziare la campagna elettorale per godere dei reel su quanto realizzato dal presidente in questi anni. Quando dirà che ha risollevato la sanità dalle macerie, ci sarà qualcuno che ricorderà i 400 milioni di mobilità passiva. Ci presenteremo alle elezioni con personalità che sono pronte a sfidare Occhiuto con competenza e determinazione. Auspico che il presidente esca pulito dalle inchieste, sono convinto che sarà archiviato ma intanto si candida da indagato”. Per Ernesto Alecci (Pd) “le dimissioni di Occhiuto mi sembrano solo un atto di cinismo politico. Il presidente ha motivato la sua scelta anche con la paura di firma dei dirigenti, ma forse i dirigenti non firmano perché non hanno più fiducia in lui”.

Gli interventi della maggioranza

Dai banchi della maggioranza il primo a intervenire è Antonello Talerico (Forza Italia): “Il presidente tecnicamente dimettendosi non scappa dal processo, se si dimette e si ricandida è perché sa bene di non aver commesso reati. C’è un dato in più: la sinistra che fa? Propone un condannato che sarebbe non candidabile. La verità è che l’opposizione non ha argomenti. Si torna al voto per evitare un anno di paralisi ai danni dei calabresi”. Pasqualina Straface (Forza Italia) ha rilevato: “Oggi la Calabria ha iniziato a scrollarsi di dosso il pregiudizio e a riappropriarsi del suo orgoglio grazie all’azione del presidente Occhiuto, basata sulla sobrietà nei torni, sulla serietà nell’approccio, su una visione”. Per Pierluigi Caputo (Forza Azzurri) “oggi c’è una Calabria diversa grazie all’azione del presidente Occhiuto, l’opposizione è mossa solo dalla rabbia”. Luciana De Francesco (Fratelli d’Italia) ha sostenuto: “La scelta del presidente Occhiuto rivela il suo alto profilo istituzionale perché offre ai calabresi chiarezza e trasparenza. Cone Fdi riteniamo di essere stati leali e corretti, abbiamo sostenuto con convinzione questo progetto di governo che ha avuto risultati che ora vanno consolidati e proiettati nel futuro. Noi rispondiamo con la forza die fatti”. Domenico Giannetta (Forza Italia): “Quello che voglio sottolineare in questi an ni di governo Occhiuto è la rivoluzione culturale e il rilancio di un protagonismo rifomista, con i calabresi che oggi non sono più scettici”.  Da segnalare anche il saluto di Francesco De Nisi (Azione): “Secondo me è stato un errore chiudere anticipatamente la legislatura, perché un presidente viene eletto per 5 anni. Il presidente sta subendo vicende immeritate e umanamente il suo comportamento è comprensibile, penso che discuterne con la sua maggioranza avrebbe aiutato scelte più ragionate ma questo non è avvenuto. Decideranno i cittadini come saranno i cittadini a confermargli o meno la fiducia. Auspico alla Calabria un futuro migliore”. (c. a.)

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