‘Ndrangheta, arrestato in Colombia il latitante Federico Starnone
Il 46enne è rimasto coinvolto nell’inchiesta “Pratì” della Dda di Reggio Calabria. Localizzato grazie ai droni, è stato bloccato in un lussuoso appartamento

Arrestato in Colombia Federico Starnone, 46enne latitante di ‘ndrangheta su cui pendeva una richiesta di arresto emessa nel giugno scorso dal gip di Reggio Calabria nell’ambito dell’inchiesta “Pratì” della Dda di Reggio Calabria. L’uomo è stato fermato a Cali dagli uomini della Direzione di intelligence della polizia nazionale colombiana, coadiuvate dalle forze speciali.
Le indagini
In particolare, dopo l’esecuzione dell’operazione, la Squadra Mobile di Reggio Calabria con il supporto dello SCO, dell’Unità ICAN e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, interessati per i profili internazionali dell’operazione, hanno avviato il necessario coordinamento info-operativo all’estero, attraverso il Focal Point istituito nell’ambito del Progetto ICAN e l’Esperto per la Sicurezza in Colombia della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, per procedere alla localizzazione e all’arresto del latitante. Contemporaneamente la Procura della Repubblica reggina, guidata dal Procuratore Giuseppe Borrelli, richiedeva al gip presso il Tribunale l’emissione del Mandato di Arresto Europeo e, successivamente, procedeva ad internazionalizzare il provvedimento di cattura, necessario per l’attivazione delle procedure internazionali. Quindi, in data 9 agosto 2025 le Unità del GRAOS-1 della Direzione di Intelligence (DIPOL) della Polizia Nazionale Colombiana, coadiuvate dalle Forze Speciali “Los Lobos” del COPES della medesima Polizia, hanno proceduto all’arresto dell’indagato, colpito da “Red Notice” Interpol, in quanto ricercato per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti con le aggravanti connesse a due distinti tentativi di importazione di ingenti quantitativi di cocaina dal Sudamerica.
La cattura
L’uomo, secondo quanto si apprende, era stato localizzato già da alcuni giorni ma aveva cambiato più volte la dimora con l’intento di fare perdere le proprie tracce. E’ stato rintracciato nuovamente venerdì, grazie anche all’utilizzo dei droni: il 46enne è stato bloccato in un appartamento in un elegante quartiere della capitale del Valle del Cauca.
La cattura di Starnone è legata alla maxioperazione della squadra mobile di Reggio Calabria e del servizio centrale operativo della Polizia che nelle scorse settimane ha portato all’esecuzione di oltre 20 misure cautelari nei confronti di soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di far parte di associazioni finalizzate al traffico illecito di sostanza stupefacente, di cui due a carattere transnazionale.
Starnone, secondo l’impianto accusatorio, aveva un ruolo centrale in una delle due strutture criminali. Dal Sudamerica, dove viveva in modo stabile, si era ritagliato il ruolo di intermediario e referente del gruppo calabrese della città di Platì con i narcos colombiani ed ecuadoriani. Nello specifico, al 46enne vengono contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti con le aggravanti connesse a due distinti tentativi di importazione di ingenti quantitativi di cocaina dal Sudamerica. A carico di Starnone è stata già emessa una sentenza di condanna a 5 anni e mezzo per reati di droga.
La cattura di Starnone segue quella avvenuta in data 11 luglio 2025, sempre in Colombia, dell’altro indagato che fungeva sempre da intermediario tra il gruppo di narcotrafficanti calabrese e quello colombiano. (redazione@corrierecal.it)
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