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l’intervista

«Sui dazi ci sono margini di trattativa per vini e acciaio»

Il ministro Urso critica il Green Deal che «ha portato alla crisi del comparto dell’automotive in Europa»

Pubblicato il: 24/08/2025 – 8:53
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«Sui dazi ci sono margini di trattativa per vini e acciaio»

Ci sono margini di trattativa sui dazi americani «per i vini e alcuni prodotti alimentari, così come per l’acciaio e l’alluminio. Occorre insistere, consapevoli delle nostre buone ragioni. È comunque importante aver scongiurato la ‘guerra commerciale’, che avrebbe avuto effetti devastanti per tutti». Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, intervistato dal Corriere della Sera. Sull’automotive «l’indicazione è chiara e credo sia raggiungibile in tempi brevi. Però il dazio maggiore è quello interno, imposto dalle folli regole del Green Deal, che hanno portato alla crisi del comparto in tutta Europa, con la chiusura di interi stabilimenti e il licenziamento di decine di migliaia di operai. Occorre procedere in fretta sulla revisione del Regolamento sulla CO2, applicando il principio della piena neutralità tecnologica. L’intesa che abbiamo raggiunto con il ministero dell’Economia tedesco sulle flotte aziendali afferma finalmente una posizione pragmatica e flessibile, che deve muoverci in ogni contesto».

Sull’ex Ilva

Nell’intervista Urso parla anche delle trattative per la vendita dell’ex Ilva: «Le procedure della gara premiano l’offerta presentata per l’intero compendio. Sono valutati favorevolmente gli investimenti funzionali a rendere autonomi gli impianti del Nord solo nel caso di offerte più convenienti sul piano produttivo e occupazionale. Il nodo di fondo resta la possibilità di realizzare il polo del Dri a Taranto, subordinato alle decisioni del Comune sulla nave rigassificatrice. La tecnologia green si alimenta con il gas». Il ministro risponde anche a Confindustria, chiede un piano di rilancio triennale per incentivare l’innovazione: «Il governo continuerà a sostenere le imprese. Il Piano Transizione 5.0, dopo le difficoltà iniziali, grazie alle semplificazioni introdotte con l’ultima legge di Bilancio incontra oggi il favore delle imprese. Adesso occorre dare continuità e stabilità, nel rispetto delle disponibilità di bilancio, alle agevolazioni e, laddove possibile, renderle ancora più facilmente fruibili ed efficaci, con una misura strutturale, pluriennale». 

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