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il tavolo unitario

Da Lamezia parte la corsa di Tridico, tra sanità e reddito di dignità. E annuncia: «Ci sarà una mia lista»

Il leader della coalizione del centrosinistra a margine del primo tavolo unitario. «Risposta forte da parte di tutte le forze progressiste, siamo in sintonia su tutto»

Pubblicato il: 25/08/2025 – 18:01
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Da Lamezia parte la corsa di Tridico, tra sanità e reddito di dignità. E annuncia: «Ci sarà una mia lista»

LAMEZIA TERME «La campagna è iniziata con grande entusiasmo, nonostante il caldo e il periodo di ferie, e soprattutto contro il cinico opportunismo di Occhiuto. C’è stata una risposta forte da parte di tutte le forze progressiste, che hanno insistito sul mio nome e mi hanno chiesto con convinzione di assumermi questa responsabilità. Ho risposto con senso civico e con la volontà di mettermi al servizio della politica». Si presenta così a Lamezia Terme Pasquale Tridico, nome scelto dal campo largo del centrosinistra per sfidare alle prossime elezioni regionali il governatore dimissionario, Roberto Occhiuto. Accantonate le incertezze iniziali, l’ex presidente dell’Inps ha preso il timone della coalizione, pronto segnare il cammino e le strategie in quella che si preannuncia come una campagna elettorale agguerrita.

Il tavolo a Lamezia Terme, primo punto: sanità

Oggi, a Lamezia Terme, il primo vero tavolo al completo. Presenti i rappresentanti regionali di Pd, M5S, Avs, Federazione riformista, Psi, Italia viva, Azione, +Europa, Partito repubblicano, Demos, Mezzogiorno federato e Rifondazione comunista.  «Siamo in grande sintonia sui temi, sui problemi e sulle enormi lacune lasciate da questa amministrazione regionale», incalza Tridico. «Per strada i cittadini mi fermano e mi chiedono di fare qualcosa per la sanità: non abbiamo ospedali, e troppe persone sono costrette a rivolgersi ai politici per ottenere cure o persino un posto in ospedale. Tutto questo è inaccettabile. Non è degno di un Paese civile: sembra un contesto da Emergency, non dall’Italia. La nostra missione principale sarà proprio la sanità, ma c’è piena unità anche su altre emergenze: la mancanza di lavoro, la povertà dilagante, i problemi di trasporto e le difficoltà delle aree interne. Su tutto questo siamo concentrati, con l’obiettivo di offrire risposte straordinarie ai cittadini».

Avs e Azione

Tridico, forte del sostegno del Partito democratico e ovviamente del suo Movimento5Stelle, dovrà riuscire a “calmare” gli animi di Avs. Oggi il leader Fratoianni ha parlato di «costruire una coalizione equilibrata» auspicando che Elly Schlein non dia per scontato il loro appoggio in Calabria. E poi c’è il “nodo” Azione. Dopo il “no” di Calenda, non ci sarà il simbolo del partito ma solo i candidati. Tridico, anche su questo aspetto, è stato molto netto: «La mia candidatura è nata in modo chiaro e condiviso. Tutti i consiglieri regionali, insieme ai partiti progressisti di centro-sinistra e al Movimento 5 Stelle, hanno chiesto che mi mettessi al servizio della politica. Ho accettato proprio perché rappresento una candidatura unitaria. Del resto, sono conosciuto anche a livello nazionale grazie al mio lavoro in Europa con il Movimento 5 Stelle, dove ho sempre cercato di unire e non di dividere. È una mia caratteristica personale e politica, e qui in Calabria l’ho ritrovata ancora più facilmente».

“Reddito di dignità”

Oltre alla sanità, c’è un altro tema cruciale in questa campagna elettorale e per il futuro della Calabria, ovvero quello che è stato già battezzato “reddito di dignità”. A chi, come Cannizzaro, fomenta dubbi, l’ex presidente dell’Inps risponde: «Lei sa che sono stato presidente dell’Inps, che oggi lavoro in Europa, che sono un economista e che mi intendo di numeri? Ecco, questo lo sanno tutti. La riforma del governo Meloni ha diviso i poveri in serie A e serie B. L’assegno di inclusione copre soltanto minori, anziani e disabili, ma lascia fuori una parte importante di cittadini calabresi che sulla carta sarebbero “occupabili”. Ma se nel mio paese sei considerato occupabile e non c’è lavoro, vuol dire che sei condannato a morire di fame. Per loro bisogna dare una risposta concreta. E sono proprio loro i destinatari del reddito di dignità». Poi l’annuncio: «Ci sarà una lista Tridico Presidente». (Gi.Cu.)

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