«Lo sviluppo di Vibo Marina passa dal lavoro dignitoso, non solo dai turisti»
Il reggente della Fisascat Cisl Fortunato Lo Papa accoglie l’appello della Cisl Magna Grecia e della Fit-Cisl: «Serve un progetto turistico che metta al centro i lavoratori»

CATANZARO «Accogliamo e condividiamo pienamente l’appello lanciato dalla Cisl Magna Grecia e dalla Fit-Cisl Calabria sul futuro del porto di Vibo Marina. È un’analisi lucida, che fotografa bene le occasioni perse e la necessità urgente di un cambio di passo. Ma diciamolo chiaramente: non ci può essere sviluppo turistico senza una vera politica per il lavoro, senza regole, qualità e dignità per chi nel turismo e nei servizi opera ogni giorno». Così Fortunato Lo Papa, reggente della Fisascat Cisl Calabria, interviene nel dibattito rilanciato in questi giorni sul ruolo strategico di Vibo Marina e sulle sue potenzialità inespresse. «Come Fisascat – continua Lo Papa – ci battiamo da anni per far uscire il settore turistico e commerciale calabrese dalla trappola della stagionalità selvaggia e del lavoro povero. Lo sviluppo del porto e dell’intero territorio deve essere accompagnato da un progetto di occupazione vero, che metta al centro la professionalità degli addetti al turismo, alla ristorazione, al commercio, ai servizi. Non possiamo pensare di trasformare Vibo Marina in una destinazione turistica senza prima garantirle una base solida fatta di contratti regolari, formazione e stabilità lavorativa». Ogni estate, migliaia di turisti passano dal porto di Vibo diretti verso le Eolie. Ma il territorio, osserva il sindacalista, resta invisibile, attraversato ma non vissuto: «Manca un’offerta integrata, mancano strutture, mancano servizi, manca la capacità – o forse la volontà – di trattenere questi flussi e trasformarli in opportunità economiche e occupazionali. È qui che si gioca la sfida: costruire un’economia del turismo che non sia basata sul mordi e fuggi, ma su qualità, sostenibilità e lavoro stabile». La Fisascat Cisl Calabria da tempo propone un modello turistico che metta insieme istituzioni, imprenditori, cittadini e lavoratori per creare un’offerta che duri 12 mesi l’anno: «Basta pensare che la stagione si riduca a due settimane in agosto. Servono eventi, percorsi culturali, valorizzazione del patrimonio enogastronomico e naturale, e soprattutto persone formate e tutelate. Tutto questo è possibile, ma serve una visione condivisa, serve programmazione, serve il coraggio di investire». Infine, Lo Papa rivolge un appello alle istituzioni locali e regionali: «Facciamo squadra. Serve un tavolo permanente sul turismo calabrese, e su Vibo Marina in particolare. Come Fisascat Cisl siamo pronti, ancora una volta, a portare il nostro contributo e a sostenere tutti quei progetti che mettono al centro la persona, il lavoro, il territorio. Il tempo delle attese è finito. È ora di costruire una Calabria che non sia solo bella, ma anche giusta, viva, e che dia futuro ai suoi figli attraverso il lavoro dignitoso nei settori del turismo e dei servizi».
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