Il “Torneo delle calabresi gnocche”, la violenza sulle donne nella mangiatoia social: vent’anni di insulti e foto rubate
Richieste e inviti che lasciano senza parole: «Ho pensato ad un post da dedicare alle fighe della nostra terra». Frasi cariche di brutalità, sintomo di un fenomeno più ampio

«Calabresine porcelline», «Calabresi bone», addirittura veri e propri “tornei”, almeno stando al titolo della sezione «Torneo delle calabresi gnocche 2022» con la precisazione tra parentesi «Non nude». Sul forum “Phica” – un nome che già non prometteva nulla di buono, eppure attivo dal 2005 – la “merce di scambio” erano foto e video di vittime ignare che le loro immagini fossero oggetto di commenti diventati veri e propri atti di violenza. Frasi cariche brutalità, irripetibili, e il dato ancora più allarmante è che le immagini venivano pubblicate nella maggior parte dei casi da uomini vicinissimi alle donne in questione. Emblematico è il caso di poco precedente, quello del gruppo “Mia moglie” che coinvolgeva oltre 30mila uomini su Facebook, intenti a scambiarsi foto scattate di nascosto alle proprie compagne, fidanzate, mogli, anche in momenti di intimità, per darle in pasto nella mangiatoia social.

Il caso “Phica”
Poche ore dopo l’indignazione che il caso “Mia moglie” ha suscitato, ne è scoppiato un altro di portata ancora più ampia che colpisce migliaia di donne in tutta Italia, famose e non, tra loro donne che fanno parte del mondo politico – tra cui anche la premier Giorgia Meloni e la segretaria dem Elly Schlein – ma anche del mondo dello spettacolo, giornaliste, e tante, tantissime donne comuni, le cui foto sono finite su “Phica”, in pasto ai commenti sessisti di oltre 200mila utenti. Il forum è stato oscurato nelle scorse ore a seguito delle denunce e segnalazioni presentate dalle migliaia di donne coinvolte, anche se per vent’anni – incredibile ma vero – è stato attivo e seguitissimo.
Immagini di donne da tutta la Calabria
E facendo una breve ricerca online, aprendo i link che rimandano al sito, nonostante compaia la scritta con il «Comunicato di chiusura di Phica», sono ancora visibili i nomi delle varie categorie entro le quali le immagini delle donne venivano catalogate e potevano essere trovate dagli utenti interessati a guardarle e commentarle. Dalla Calabria immediata la denuncia di “Fem.In-Cosentine in lotta“, che ne spiega il funzionamento fatto di forum territoriali che attingono dai social, «come fossero un catalogo di merce, normalissime foto di donne inconsapevoli con la richiesta agli altri utenti, magari qualche ex vendicativo o qualche partner misogino, di postare video intimi». «Abbiamo trovato nel sito diversi topic riguardanti Cosenza e provincia, spesso di fianco all’appartenenza territoriale appaiono appellativi come vacca, porca o porcellina».


Donne cosentine e non solo. Le foto, spesso con richieste di video intimi, arrivavano da tutte le province e città calabresi. Nonostante la chiusura del forum – come detto – sui motori di ricerca sono ancora visibili alcune conversazioni. Richieste e inviti che lasciano senza parole: «Per gli amici di Crotone: ho pensato ad un post da dedicare alle fighe della nostra terra con foto e tanto….divertimento». E ancora: «Portiamo avanti questo thread su donne di catanzaro e provincia. Pubblicate chi volete».
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