Edilizia scolastica, in Calabria il 20% degli edifici privo delle certificazioni obbligatorie
Dati del ministero elaborati da “Tuttoscuola”. In Italia a rischio 9 istituti su 10

LAMEZIA TERME Meno di un edificio su 10 dispone di tutte e cinque le certificazioni fondamentali previste, cioè di quello che dovrebbe essere la norma per uno standard di sicurezza all’altezza di un paese evoluto: 36.088 edifici scolastici (9 su 10) sono infatti privi di una o più certificazioni obbligatorie previste dalla normativa. È il dato allarmante emerso dall’analisi dell’anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica relativi all’anno scolastico 2023-24, elaborato da “Tuttoscuola”.
In tema di sicurezza sono 5 le certificazioni fondamentali previste dalla normativa: Certificato di agibilità, Certificato di prevenzione incendi, Certificato di omologazione centrale termica, Piano di evacuazione, Documento di valutazione dei rischi. I primi tre sono rilasciati da enti esterni, gli ultimi due sono prodotti dall’istituzione scolastica a cui fanno capo gli edifici. Ciascuno dei cinque documenti riguarda aspetti essenziali per l’incolumità di chi entra a qualsiasi titolo in un immobile.

I numeri
Secondo i dati elaborati, dunque, gli edifici scolastici che, secondo i dati del Portale unico del ministero, hanno registrato la totale assenza di certificazioni e documenti per la sicurezza nel 2023-24 sono complessivamente 3.588, cioè il 9% dei 39.993 edifici scolastici esistenti. In uno scenario geografico difforme, le regioni del Sud e delle Isole registrano percentuali di totale assenza di certificazioni sotto la media nazionale. In Calabria sono 2.105 gli edifici scolastici di cui 432 senza certificazione, pari al 20,5%. In fondo c’è l’Abruzzo con il 32,4% (quasi un terzo di tutti gli edifici scolastici) preceduto da Campania e, appunto, Calabria. Secondo Tuttoscuola, sopra la media nazionale si trovano tutte le regioni settentrionali e anche quelle centrali con la sola eccezione del Lazio.
Facendo una stima in base ai dati medi, in questi edifici di cui nessuno ha testato o comunque certificato la sicurezza, studiano o lavorano circa 700 mila persone, tra studenti e personale della scuola. Ed è giusto che le famiglie e il personale sappiano se l’edificio in cui passano tanto tempo i propri figli o essi stessi possiede o meno le certificazioni previste. Gli edifici che accolgono scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di I grado sono di proprietà dei Comuni, mentre quelli in cui sono inseriti istituti secondari di II grado sono proprietà delle Amministrazioni provinciali. (redazione@corrierecal.it)
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