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L’APPELLO

Trenino della Sila a rischio stop, la preoccupazione di Monaco: cesserà il servizio?

Il sindaco di Spezzano rilancia i dubbi di dipendenti e utenti sulla mancata programmazione per settembre e ottobre. La replica di FdC: riassetto

Pubblicato il: 02/09/2025 – 7:27
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Trenino della Sila a rischio stop, la preoccupazione di Monaco: cesserà il servizio?

SPEZZANO SILA Con l’autunno alle porte, il trenino della Sila rischia di rimanere fermo. È questa la preoccupazione di Salvatore Monaco, sindaco di Spezzano, che ha raccolto lo sfogo dei dipendenti sulla mancata programmazione per settembre e ottobre. Un periodo che da sempre significa una vera e propria “coda” dell’estate con molti turisti – non solo da Cosenza e hinterland – interessati a escursioni nell’altopiano, tra natura, foliage ed enogastronomia.
«Non abbiamo ancora capito se il servizio cesserà» si chiede Monaco interrogandosi sul futuro del servizio finora assicurato da FdC. E rilancia l’appello delle Associazioni operatori turistici e i cittadini che credono nel Treno della Sila: «Il Treno della Sila non deve morire. Scriviamo queste righe con profonda amarezza e con il cuore colmo di dolore: dal mese di settembre il Treno della Sila verrà chiuso. Una decisione che non è solo amministrativa, ma che rischia di cancellare un pezzo della nostra memoria collettiva. Il Treno della Sila non è un semplice convoglio: è la voce dei nostri nonni, è il respiro dei boschi, è la storia di una terra che ha sempre lottato per farsi conoscere e rispettare. È un patrimonio unico in Italia, che negli anni ha saputo unire natura, cultura e tradizioni, regalando emozioni indimenticabili a migliaia di turisti provenienti da tutta Europa e perfino dall’America. Eppure, mentre la storica locomotiva a vapore giace ferma da mesi nelle officine di Cosenza, il servizio – garantito da un vecchio locomotore diesel – ha continuato a viaggiare con il tutto esaurito, grazie all’impegno instancabile delle associazioni, operatori turistici e i tanti appassionati che hanno promosso il treno della Sila con spettacoli, eventi, e cultura. Dietro ogni viaggio non c’erano solo binari e vagoni: c’erano passione, sacrificio, amore per la Calabria. Oggi però qualcuno ha deciso di spegnere questa luce. Chiudere il Treno della Sila significa colpire la nostra identità, togliere ossigeno al turismo montano, privare intere comunità di un’occasione di crescita e di orgoglio. Significa lasciare che la nostra regione perda un simbolo conosciuto e apprezzato in tutto il mondo».
«Noi – continuano le associazioni – diciamo No. Non possiamo restare indifferenti. Il Treno della Sila è storia, memoria, cultura e futuro. Difenderlo significa difendere la Calabria stessa. Per questo ci appelliamo a voi, cittadini, turisti, operatori, giovani e anziani: facciamo sentire la nostra voce, non lasciamo che venga cancellato un bene così prezioso. Perché un popolo che perde la memoria perde anche il futuro. Con amore e con rabbia».

La replica di FdC: «Non una chiusura ma un adeguamento»

Il Treno della Sila è «un patrimonio che continua a vivere, nel rispetto delle norme e della sicurezza. In merito alle preoccupazioni sollevate da associazioni, operatori turistici e cittadini riguardo alla sospensione temporanea del servizio del Treno della Sila – chiarisce in una nota l’Ufficio Stampa FdC – la società desidera fornire alcuni chiarimenti e rassicurazioni. Il Treno della Sila non è solo un mezzo di trasporto: è una testimonianza viva della storia e dell’identità calabrese, un progetto culturale e turistico che negli anni ha saputo valorizzare il nostro territorio, affascinando migliaia di visitatori italiani e stranieri. La sospensione temporanea delle corse, prevista a partire dal mese di settembre, non è da interpretarsi come una chiusura o un disimpegno, ma come una necessità tecnica e normativa, fondamentale per garantire la sicurezza del servizio e la sua piena conformità alle disposizioni Ansfisa (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali). Queste attività includono: verifiche tecniche e manutenzioni straordinarie; formazione e riorganizzazione del personale ferroviario; adeguamento ai requisiti normativi in materia di sicurezza del trasporto».
«È importante sottolineare – aggiunge Ferrovie della Calabria – che, dopo una stagione estiva intensa e di grande successo, anche grazie al contributo importante della Regione Calabria legato alla promozione turistica del territorio, il servizio ha bisogno di una fase di manutenzione e riassetto per poter continuare ad offrire esperienze autentiche e sicure. Alcune date di esercizio sono già previste per settembre e ottobre, a testimonianza della volontà di non spegnere i riflettori su questo patrimonio unico, ma anzi di rafforzarne la continuità e la qualità. Ringraziamo le associazioni, molte delle quali beneficiano dell’indotto creato dall’esercizio del Treno, gli operatori e tutti i cittadini per la passione e l’energia con cui continuano a sostenere il Treno della Sila. È anche grazie a questo entusiasmo che il progetto continuerà a crescere, nel segno della collaborazione, della trasparenza e del rispetto delle regole e che deve rimanere fuori da polemiche che forse in questo momento riflettono sterili attacchi politici. Il Treno della Sila non si ferma: riparte più forte, più sicuro, più amato» conclude FdC. (redazione@corrierecal.it)

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