Neuropsichiatria infantile Rogliano senza logopedia, esposto di Anna Laura Orrico
La parlamentare 5 Stelle denuncia il disservizio che dura da 8 mesi e la paura di molte famiglie a esporsi. «Diritti scambiati per piaceri e ricatti»

COSENZA «Da otto mesi è negato a tante famiglie il servizio di logopedia nella neuropsichiatria infantile di Rogliano»: la denuncia viene dalla parlamentare del Movimento 5 Stelle Anna Laura Orrico, che stamattina ha depositato un esposto al tribunale di Cosenza per denunciare un disservizio che si prolunga «da troppo tempo: non garantire la logopedia a bambini e ragazzi – commenta Orrico – è una lesione a diritti costituzionali come uguaglianza e cura. Il servizio pubblico viene continuamente indebolito e le famiglie si sono dovute rivolgere al privati, ma chi non ha risorse economiche è rimasto a casa, con conseguenze gravissime dal momento che anche una settimana senza questo tipo di servizi pregiudica il percorso di crescita e inclusione sociale dei ragazzi».
Orrico segnala anche che da 3 o 4 anni alcune famiglie sono senza assistenza domiciliare per poi arrivare alla seconda denuncia, che emerge a latere dell’esposto in Procura: raccogliendo elementi per l’esposto, la deputata ha notato infatti che «molte famiglie sono rimaste in silenzio per paura, questo è gravissimo – aggiunge – per una regione come la nostra e dimostra l’incapacità di salvaguardare i propri diritti che spesso vengono visti come forme di piacere o peggio ancora di ricatto».
Orrico, nel ringraziare l’avvocato Giuseppe Lanzino e augurare che la Procura apra un fascicolo e indaghi, ribadisce che il passaggio di oggi non è legato alle elezioni regionali di inizio ottobre bensì una attività che dura da diversi mesi. «L’esposto – puntualizza – è stato costruito ascoltando diverse famiglie, ma poche hanno avuto il coraggio di denunciare. Sulla sanità – continua Orrico – abbiamo idee molto chiare: restituire il diritto alla salute e alle cure», mentre sul debito della sanità calabrese la parlamentare commenta che «è stato generato anche per responsabilità dello Stato centrale, a livello ministeriale. Perché in 14 anni non si è riusciti a entrare dal debito? I fondi Pnrr non sono stati spesi dal presidente Roberto Occhiuto, non abbiamo né nuovi ospedali né case di comunità, mentre servono presidi che assicurino la sanità territoriale».
L’esposto si focalizza anche sulla mancanza di personale, su un reclutamento che Anna Laura Orrico definisce «difficile non per mancanza di risorse economiche ma per un contesto profondamente inquinato da politica e corruzione che non rende agevole e meritocratico il percorso che ogni medico e infermiere si pone come obiettivo per la propria attività e professione. Servono manager preparati per garantire livelli di assistenza adeguati e accesso alle cure per tutti» conclude. (euf)
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