Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

verso le regionali

Occhiuto: «Agli altri lascio le polemiche, le fake news e i no. Io punto alla Calabria del sì» – VIDEO

Il presidente uscente ricandidato del centrodestra a Catanzaro parla di sanità: «Siamo in controtendenza in Italia, a breve usciamo dal piano di rientro»

Pubblicato il: 11/09/2025 – 8:09
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Occhiuto: «Agli altri lascio le polemiche, le fake news e i no. Io punto alla Calabria del sì» – VIDEO

CATANZARO «Sto cercando di fare una campagna elettorale con il sorriso, dicendo quello che ho fatto ma anche quello che voglio fare: agli altri lascio le polemiche, le fake news, i no. Io vorrei che la Calabria fosse tutta una regione del sì». A dirlo il presidente uscente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ricandidato governatore per il centrodestra, parlando con i giornalisti a margine della “Cena Straordinaria” a Catanzaro, teatro anche del primo incontro con il suo principale sfidante Pasquale Tridico, candidato presidente per il centrosinistra. A Catanzaro – dopo un tour a Locri e nel contesto di una campagna elettorale nella quale – ha affermato ancora Occhiuto – «avverto sensazioni ogni giorno più positive, in tutte e cinque le province vedo grande partecipazione, grande entusiasmo, quindi sono molto fiducioso non solo di vincere, ma di essere inondato dall’affetto e dall’amicizia dei calabresi» – Occhiuto si è soffermato sui temi più caldi della campagna elettorale come la sanità, oggetto delle aspre critiche del centrosinistra.

Il capitolo sanità

«Io – ha sostenuto Occhiuto – sto riparando ai fallimenti generati da quelli che hanno mandato loro prima di me, da quei commissari che si perdevano il piano Covid, che dicevano di essere drogati quando erano intervistati. Io sto facendo gli ospedali che invece erano sulla carta e i calabresi lo stanno vedendo: se non avessi assunto 5.000 persone, visto che 2.500 sono andate in pensione, oggi tutti gli ospedali sarebbero chiusi. Se non avessi preso i cubani oggi molti ospedali sarebbero in difficoltà. Ho chiuso i bilanci di aziende sanitarie, quei bilanci che per 12 anni i commissari mandati da loro non chiudevano». L’obiettivo per i prossimi mesi – ha poi aggiunto Occhiuto – «è quello di liberarci dalle due camicie di forza che abbiamo: il commissariamento e il piano di rientro. Dopodiché potrò governare la sanità con la stessa determinazione con cui ho governato il turismo sviluppando gli aeroporti, l’agricoltura facendo le riforme dei consorzi di bonifica, l’idrico, i rifiuti. Nella sanità faremo un grande piano di assunzioni di medici, anche di medici pensionati che stanno fuori dalla Calabria, che ora non posso chiamare dando loro incentivi perché la Calabria è commissariata. Liberandomi da queste due camicie di forza i calabresi vedranno risultati mai ottenuti in 20 anni nel governo della sanità, che è un problema dappertutto mentre noi siamo in controtendenza. La Calabria è la regione che è cresciuta di più nel punteggio Lea rispetto a tutte le regioni d’Italia, non è più l’ultima regione ma è la terz’ultima. Non sono dati di cui bisogna gioire perché c’è ancora tantissimo da fare, ma finalmente si sta ricostruendo dopo anni in cui si è pensato solo a distruggere».  Quanto ai tempi di uscita dal commissariamento, Occhiuto ha specificato: «Praticamente siamo pronti perché stavamo rinegoziando il piano di rientro come chiedevano i ministeri. Ho chiesto di poter negoziare un piano di rientro che non sia capestro per la Calabria e quindi l’attività di negoziazione sta andando avanti. Credo che da qui a qualche settimana si uscirà dal piano di rientro. Dovevamo farlo già ad agosto, poi non ci siamo messi d’accordo sulla bozza di piano che avevo inviato, ma non con i ministri – che sono assolutamente persuasi del fatto che bisogna uscire dal piano di rientro –  ma con i tecnici della Ragioneria con i quali – come sapete – non ho storicamente un ottimo rapporto».

La campagna elettorale

Un passaggio anche sullo stile” impresso” alla campagna elettorale: «Io – ha affermato Occhiuto – sto parlando semplicemente delle cose che ho fatto, come è giusto perché mi ricandido e quindi devo fare il consuntivo di quello che ho fatto. Da oggi ho cominciato a dire anche quello che vorrò fare: spero di poterlo dire con la credibilità di chi ha realizzato altre cose in questi anni, di chi sa che ci sono tanti problemi e per questo si ricandida. Non è che io penso che in quattro anni abbiamo trasformato la Calabria, perché nessuno ha la bacchetta magica, nemmeno io, però sto cercando di fare una campagna elettorale con il sorriso, dicendo quello che ho fatto ma anche quello che voglio fare: agli altri lascio le polemiche, le fake news, i no. Io vorrei che la Calabria fosse tutta una regione del sì». (a. cant.) (Nella foto Occhiuto con Wanda Ferro, Dalila Nesci e Filippo Pietropaolo)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

x

x