Come l’Unical ha cambiato la sanità cosentina. I numeri, reparto per reparto
Sono 76 i medici universitari impegnati. «Entro tre anni più di 200 medici specializzandi operativi nell’Annunziata»

RENDE L’impegno per la sanità non era nel suo programma, ma alla fine dei sei anni alla guida dell’Unical il Magnifico Rettore Nicola Leone sarà ricordato soprattutto per aver posto le basi per la realizzazione del policlinico nel Campus di Arcavacata, e per aver concluso con successo le call internazionali necessarie a riportare in Calabria i cervelli in fuga ed attrarre professionisti e luminari da tutto il mondo. In attesa di scoprire il nome e il volto dell’uomo chiamato a guidare l’Ateneo calabrese, i numeri e i dati diffusi dal Rettore uscente nel corso dell’inaugurazione dell’Anno accademico restituiscono una fotografia di come e quanto l’Università sia cambiata affrontando sfide complicate come quella del Covid 19.
L’Unical per la sanità
Il progetto lanciato da Università e Regione Calabria mira a ridurre la migrazione sanitaria e studentesca. Da novembre 2019 a oggi, l’Ateneo ha attivato il corso altamente innovativo con focus su Intelligenza Artificiale e tecnologie digitale di Medicina e Chirurgia, al quale sono seguiti i tirocini nell’azienda ospedaliera di Cosenza, all’Inrca e nei nosocomi della provincia bruzia e l’avvio della facoltà di Ingegneria Biomedica. Uno sforzo concreto per rendere possibile la “clinicizzazione” dei reparti ospedalieri. Ma l’Ateneo – come ricorda Leone – è «della Calabria» e proprio per questo motivo si è deciso lo spostamento del corso interateneo di Medicina a Crotone.
Le scuole di specializzazione e la ricerca
A novembre 2024 sono ufficialmente partite cinque scuole di specializzazione con sede all’Annunziata di Cosenza: Chirurgia generale, Malattie dell’apparato cardiovascolare, Nefrologia, Ematologia, Patologia clinica e Biochimica clinica. Anche in questo caso gli obiettivi sono molteplici. In primis, garantire nuovi posti e opportunità per i neolaureati in medicina, e poi sostenere gli ospedali. Accanto alla formazione delle future generazioni di medici e infermieri, il piano di rafforzamento prevede l‘assunzione di qualificati professionisti che contribuiscono a migliorare la qualità didattica e della ricerca.
Si tratta dei professori Carlo Capalbo, originario di Acri e proveniente dalla “Sapienza” di Roma, direttore dell’Uoc di Oncologia all’Ao di Cosenza; il professore Antonio Curcio, con esperienza alla Duke University ed al San Raffaele di Milano, direttore dell’Uoc di Cardiologia all’Ao di Cosenza. Ed ancora, il professore Gianluigi Zaza, vanta una lunga esperienza medica a Verona, oggi direttore dell’Uoc di Nefrologia, dialisi e trapianti all’Ao di Cosenza. Infine, il dottore Michele Provenzano – originario di Paola e proveniente dall’Università di Bologna – in servizio all’Uoc di Nefrologia.
Reclutamento internazionale
Altro step importante, riguarda il rientro di giovani ricercatori dall’estero. I magnifici sette: Christian Ferlaino dall’University di Edinburgh, Giorgio Fedele dall’Università di Cambridge, Giuseppe Brunetti dall’University of Natural Resources and life Sciences (Austria), Maria Giovanna Dante dell’University of Texas, Marino De Luca dell’University of Sussex, Mario Coscarello della National University di Quilmes in Argentina e infine Paolo Zimmaro dell’University of California.
Gottlob, Melfi e Attanasio
Il primo è stato Georg Gottlob, uno dei massimi esperti al mondo di Intelligenza artificiale, membro della Royal Society, assunto dall’ateneo di Arcavacata e felice di rispondere alla call dell’Unical per il reclutamento di docenti di fama internazionale. Il luminare dell’informatica si è mostrato non solo interessato ad una cattedra nell’ateneo calabrese, ma felice di poter vivere in Calabria. Allo scienziato, sono seguite le call della professoressa Franca Melfi, originaria di Oriolo, presidente della società europea di Chirurgia cardiotoracica, l’arrivo del professore Ralph Alexander Schmid, già presidente della società di chirurgia svizzera e giunto in Calabria a costo zero grazie all’attrazione di fondi privati. Stessa operazione che ha portato il professore Ciro Indolfi ad Arcavacata, non uno “scippo” all’Umg come qualcuno sostiene ma una scelta consapevole e fortemente voluta dallo stesso luminare e presidente della federazione italiana di cardiologia. Nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico 2025/2026, Leone ha presentato l’ultimo cervello di ritorno: si tratta di Orazio Attanasio, uno dei guru dell’economia mondiale che attualmente lavora all’Università di Yale in America e che dal primo ottobre prenderà servizio all’Unical.
I risultati raggiunti
Quali sono i risultati raggiunti? Quali i benefici ottenuti dalla sinergia tra l’Unical e l’ospedale di Cosenza? E’ lo stesso Rettore Leone ha snocciolare i numeri nel corso dell’ultima lectio. Sono 76 i medici universitari impegnati negli ospedali di Cosenza. «Entro tre anni saranno più di 200 i medici specializzandi operativi annualmente nelle corsie dell’Annunziata».
Oncologia Più che raddoppiate le prime visite, i tempi di attesa sono passati da 33 a 8 giorni, il reparto è un centro di riferimento regionale per i trattamenti con radioligandi
Anatomia Patologica Drastica riduzione dei tempi di risposta da 50 a 8 giorni
Laboratorio di analisi Raddoppiate le analisi ambulatoriali eseguite, più che dimezzati i tempi di risposta
Otorinolaringoiatria Drastica riduzione della lista d’attesa da 152 a 15 pazienti
Ematologia Quasi raddoppiate le prestazioni ambulatoriali, passate da 29.492 a 48.876 annue
Cardiologia Lista d’attesa abbattuta del 30%, nuove prestazioni fornite come gli impianti di valvole cardiache senza bisturi e di pacemaker senza fili
Chirurgia generale Incremento del 22% degli interventi chirurgici
Neurochirurgia Nuove prestazioni fornite come le biopsie transcraniche
Chirurgia robotica 451 interventi portati a termine grazie all’utilizzo del Robot Da Vinci
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