L’appello di Francesco Toscano ai giovani calabresi: «Non fuggite»
Il candidato governatore per Democrazia Sovrana e Popolare. «Combattete insieme a noi per liberare la Calabria dalle oligarchie»

LAMEZIA TERME «Combattete insieme a noi contro le oligarchie che ci condannano al declino. «Negli ultimi vent’anni più di 100mila giovani di età compresa fra i 18 e 34 anni sono andati via dalla Calabria per colpa delle politiche infami imposte a turno da centrodestra e centrosinistra. La nostra proposta politica rivolta in primo luogo ai giovani è molto semplice. Basta fuggire. Restate. Combattete insieme a noi per liberare la Calabria da quelle oligarchie – oggi compatte intorno ad Occhiuto e Tridico – che ci condannano ad un declino infinito. Prima non esistevano alternative oneste e organizzate, oggi c’è DSP. Gli alibi sono finiti». Ad affermarlo è stato Francesco Toscano, candidato governatore per Democrazia Sovrana e Popolare.
«Nel centrosinistra e nel centrodestra calabrese ci sono facce da muro che non provano alcuna vergogna per aver prodotto povertà, diseguaglianze e spopolamento paurosi, con 160mila giovani fra i 18 e i 34 anni scappati negli ultimi 20 anni». Così Francesco Toscano, candidato di Dsp alla presidenza della Regione Calabria, accusa le forze politiche tradizionali, soprattutto – chiarisce – «per la loro ipocrisia infinita sull’emergenza lavoro». «Tridico – prosegue Toscano – parla tutto arzillo di reddito di dignità, ma lui ha uno stipendio a cinque cifre. Come Occhiuto, dimentica che la Calabria ha subito 40 anni di assistenzialismo puro, con lo svuotamento delle aree interne, la dipendenza dal palazzo della povera gente e il declino culturale e morale che avanza. Ancora oggi la discussione cade sulle molliche, ma il lavoro è l’eterno assente in Calabria: precariato alle stelle, contratti fittizi e paghe da fame nel silenzio della vecchia politica, che ha espulso i giovani e protegge questo sistema». «Quale benessere – domanda Toscano – hanno portato nelle famiglie le umiliazioni dei lavoratori volute dal centrosinistra e dal centrodestra uniti? Per invertire la rotta, bisogna allora combattere insieme a noi di Dsp, che – conclude – non abbiamo padroni e vogliamo il riscatto del popolo».