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l’intervista del Corriere della calabria

Regionali Calabria, la Uil detta le priorità: occupazione di qualità, sanità efficiente e opere strategiche

Le sfide attuali e future legate allo sviluppo della regione chiamata al voto

Pubblicato il: 17/09/2025 – 10:25
di Fabio Benincasa
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Regionali Calabria, la Uil detta le priorità: occupazione di qualità, sanità efficiente e opere strategiche

COSENZA Affrontare, nel solco delle proficue sinergie avviate nel recente passato, i temi del lavoro, del diritto alla salute e delle infrastrutture. Maria Elena Senese, segretaria generale della Uil Calabria – si sofferma in una intervista al Corriere della Calabria – sulle sfide attuali e future legate allo sviluppo della regione chiamata al voto per le elezioni Regionali. «Stiamo osservando e valutando le proposte programmatiche dei candidati, nella consapevolezza che il nostro ruolo si coniuga perfettamente con il lavoro, la crescita sociale e lo sviluppo della nostra Regione».

Il lavoro

In Italia, gli occupati nel secondo trimestre restano sostanzialmente stabili rispetto al trimestre precedente e crescono di 226mila unità sull’anno, ma la crescita si concentra al Sud con 96mila persone al lavoro in più. Lo riferiscono gli ultimi dati Istat, nel Mezzogiorno per la prima volta dal 2004 si è superato il 50% del tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni toccando il 50,1%. I numeri sono incoraggianti, ma per Senese non sono sufficienti. «Parliamo – ancora oggi – di un lavoro povero, ecco perché occorre restituire dignità ai calabresi e per farlo dobbiamo partire dalla qualità delle occupazioni, garantendo la sicurezza». «I bassi stipendi, la difficoltà di ingresso nel mondo del lavoro, la differenza di salario a parità di mansioni tra uomo e donna – aggiunge Senese -, sono temi ancora troppo poco dibattuti e forse mai davvero al centro dell’agenda politica. Da dieci anni i salari, in Italia, sono completamente fermi: la gente è in difficoltà e fatica ad arrivare a fine mese. Il lavoro di qualità deve essere al centro del programma politico di qualsiasi candidato alla Regione».

La sanità

Quando si parla di sanità, alle conseguenze della malattia – per alcuni pazienti – si aggiungono anche i limiti dettati da trappole burocratiche che il settore genera in modo del tutto paradossale, causati dall’assenza di modelli organizzativi e relazionali. Criticità riconducibili al sistema sanitario pubblico si riscontrano quasi quotidianamente in tutte le regioni italiane, un cortocircuito che rischia di scaraventare il paziente in corsie senza uscita, con inevitabili e drammatiche conseguenze sociali ed economiche. «Il diritto alle cure è sacrosanto. Qualcosa è cambiato nell’ultimo anno e mezzo, ma tanto ancora rimane da fare, perché veniamo da più di dieci anni di commissariamento che hanno impedito qualsiasi investimento, anche in termini di risorse umane», sostiene la segretaria della Uil Calabria. «Dovremo partire dalla prevenzione – prosegue – per la Uil rappresenta il vero pilastro della sanità pubblica, non solo in termini di riduzione dei costi, ma anche per ridurre l’incidenza dei malati e dei farmaci destinati alla cura delle patologie più gravi».

Le infrastrutture

Accanto ai fondi destinati al rafforzamento e rilancio delle infrastrutture calabresi occorre monitorare e sostenere l’applicazione dei contratti, una condizione imprescindibile per consentire la realizzazione di opere strategiche. «I 3,8 miliardi destinati ai progetti di modernizzazione della viabilità ed al miglioramento dei collegamenti rappresentano una cifra importante per la nostra Regione, ma non dobbiamo dimenticare il preoccupante gap infrastrutturale rispetto alle regioni del Nord. Da sempre. come Uil, suggeriamo in Calabria il ricorso a risorse straordinarie da destinare anche alle infrastrutture», sostiene Senese. «Sulla tratta Catanzaro-Reggio Calabria siamo fermi ancora allo studio di fattibilità tecnica ed economica, manca il progetto e di conseguenza non è possibile soffermarsi sui finanziamenti. Ricordo, inoltre, che la tratta Locri-Ardore è ferma dal 2014. Tanti denari sono stati spesi, soprattutto per gli espropri, ma nonostante tutto alcuni territori calabresi restano isolati».

Sinergia e collaborazione

Collaborazione e concertazione sono necessarie per affrontare, insieme alle altre sigle sindacali e in sinergia con le istituzioni, le tante vertenze ancora aperte. «E’ innegabile che la sinergia e la continua interlocuzione tra CGIL, CISL e UIL con il presidente della Regione Calabria abbia favorito, soprattutto nell’ultimo anno e mezzo, la risoluzione di problemi atavici nel nostro territorio. Penso al precariato, e alla alla conclusione della vertenza Abramo. Abbiamo messo mano alla vertenza dei tirocinanti, un bacino complessivo di 6.000 lavoratori e con pazienza, impegno e dedizione, abbiamo affrontato tutte le difficoltà», aggiunge Senese. Che prosegue: «Eravamo arrivati a buon punto, ad un passo importante per la vertenza dei tirocinanti, che continuiamo a seguire nonostante l’inevitabile fermo dell’attività amministrativa». «Restiamo vigili – precisa la segretaria della Uil Calabria – la Regione Calabria sta portando avanti la procedura successiva alla chiusura della manifestazione di interesse da parte dei comuni. Auspichiamo, insieme al prossimo presidente della Regione Calabria, di continuare a lavorare con la medesima volontà per favorire, tutti insieme, un grande cambiamento della Regione Calabria». (f.benincasa@corrierecal.it)

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