Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

scontro a distanza

Regionali, Liguori contro Tridico: «Quel video è vecchio, chi lo usa in campagna elettorale è scorretto» – L’AUDIO

Il video rilanciato dallo staff del candidato di centrosinistra diventa un caso. Dura la replica dell’ex direttore Mediaset

Pubblicato il: 20/09/2025 – 10:02
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Regionali, Liguori contro Tridico: «Quel video è vecchio, chi lo usa in campagna elettorale è scorretto» – L’AUDIO

LAMEZIA TERME L’intenzione sarà forse quella di ridurre la distanza che i sondaggi, tutti, fotografano in maniera evidente. Tuttavia molte iniziative e tante dichiarazioni del candidato di centrosinistra Pasquale Tridico (affiancato da uno staff non all’altezza del cimento elettorale) si rivelano alla fine veri e propri boomerang. L’ultimissima gaffe è letteralmente iperbolica. Sul profilo del candidato del centrosinistra, lo staff posta un video (più di 4000 le condivisioni) con protagonista, uno dei più popolari giornalisti italiani, Paolo Liguori.
Nel video l’ex direttore Mediaset, ora apprezzato opinionista, fa ammenda di una imprecisione mandata in onda da TGCom 24 (all’epoca dei fatti) e relativa al famigerato caso dell’aumento di stipendio di Tridico nella sua funzione di Presidente Inps.
Ma come se non fosse già abbastanza, i contenuti del post vengono ripresi da una testata regionale ed amplificati in un «endorsement che non ti aspetti» a favore di Pasquale Tridico. Il meccanismo comunicativo ha del funambolico nella misura in cui, il pezzo indica, en passant, il video come vecchio (ma poi lo si qualifica per attuale) affermando che «Liguori “oggi” interviene anche nella campagna elettorale calabrese, ma non a favore di Roberto Occhiuto bensì del suo competitor». Un colpaccio se non fosse che il video è significativamente datato, risale infatti a 5 anni fa, 60 mesi prima della campagna elettorale in corso. E quindi decidiamo di sentire cosa ne pensa il diretto interessato, Paolo Liguori: «è una fake» – sbrocca l’ex direttore di Studio Aperto – «si tratta di una evidente strumentalizzazione di un video fatto 5 anni fa, per motivi ben diversi. All’epoca ci fu una imprecisione, non avendo nulla di personale contro Tridico ho pensato di rettificare per una questione di verità, non c’entra assolutamente nulla con queste elezioni, proprio nulla». Gli chiediamo di contestualizzare la vicenda: «avevo conosciuto Tridico per caso quando faceva lo studente fuori sede a Roma, pensavo» – continua Liguori – «fosse un bravo ragazzo, vista la differenza di età che ho con lui. E lui probabilmente è rimasto un bravo ragazzo, ma» – aggiunge con disappunto – «il suo entourage, il suo ufficio stampa, il suo manipolo di propagandisti, non sono affatto bravi ragazzi, sono dei banditi, perché usare un video in maniera così impropria, è assolutamente grave». E aggiunge: «Il tema potrebbe magari far ridere visto che si tratta di elezioni in Calabria e non di questioni delicate come il sesso, ma il meccanismo è lo stesso. Prendi un video, lo trucchi e fai apparire una persona per un’altra, ecco». Paolo Liguori evidenzia, poi, le poche ragioni per intervenire sulle elezioni regionali in Calabria cosi come nelle altre regioni ma «visto che mi hanno chiamato in causa mi sento in dovere di intervenire: Occhiuto è una persona con cui ho un ottimo rapporto personale. Lo trovo una persona estremamente intelligente. Una persona perfetta per la Regione Calabria. Tra l’altro è uno dei pochi che ha parlato con competenza di come sviluppare la Calabria. Abbiamo fatto con lui delle iniziative nei TGcom, all’università di Cosenza, e ho trovato Occhiuto moderno, proiettato nel futuro. Per ultimo, basterebbe un solo argomento per farmi propendere dalla sua parte piuttosto che dalla parte dei suoi avversari e, cioè, il ponte. Occhiuto ha capito che questo ponte, che collega la Calabria alla Sicilia, porterà al rinnovamento della viabilità e delle ferrovie. Altrimenti la Calabria resterà una regione marginale. Agganciandosi col ponte alla Sicilia, il bacino di utenza diventa di sei, sette milioni di persone e quindi interessante anche economicamente». Nella chiosa finale Liguori da un’ultima stoccata ironica a chi lo ha tirato in ballo «c’è questo affanno esagerato al campo largo. Magari lo vorrebbero ancora più largo facendomici rientrare. Ma non ci voglio stare nel campo largo, sono uomo o di mare o da Aspromonte, ho già un orizzonte illimitato». (redazione@corrierecal.it)

L’audio del direttore Paolo Liguori:

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato  

Argomenti
Categorie collegate

x

x