Blitz della Dda a Cetraro, Stamile: «La presenza criminale infanga la storia della città»
L’intervento a Buongiorno Regione del Tgr. «Negli ultimi tre anni sono stati commessi due omicidi e un tentato omicidio»

CETRARO Ieri il blitz a Cetraro ordinato dalla Dda di Catanzaro che ha portato all’esecuzione di otto misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati. Ricorso alla violenza, tentate estorsioni, rapine e un presunto gruppo criminale «derivazione» della storica cosca Muto. «Registriamo un crescente clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni in modo particolare della magistratura e delle forze dell’ordine, ecco perché queste operazioni sono importanti e danno un’iniezione di fiducia ai cittadini», dice Don Ennio Stamile – a lungo parroco di Cetraro – in collegamento con “Buongiorno Regione” a cura della redazione del Tgr Calabria. Stamile parla di «clima teso» e ricorda: «negli ultimi tre anni sono stati commessi due omicidi e un tentato omicidio a Cetraro e oltre a tanti altri fatti molto gravi». Cetraro attende la realizzazione della caserma dei Carabinieri. «Sono anni che aspettiamo l’apertura, l’edificio è già pronto ma per una serie di motivi tutto è fermo, nonostante siano stati investiti fondi pubblici», prosegue don Stamile. Che chiosa: «Cetraro non merita di essere annoverata agli onori della cronaca per fatti criminali, vanta una storia straordinaria, ricca di tanti personaggi che hanno vissuto questa città. La presenza criminale infanga questa storia e non è giusto nei confronti dei cittadini onesti». (redazione@corrierecal.it)
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