Usb Scuola accusa: «Atp di Cosenza chiede di segnalare le proteste pro Palestina»
Il sindacato attacca una nota inviata agli istituti della provincia. «Serve chiarezza: chi ha ordinato questo monitoraggio politico?»

COSENZA Un documento arrivato alle scuole della provincia di Cosenza accende la polemica tra il mondo della scuola e l’Ufficio scolastico provinciale. A denunciarlo pubblicamente è la sigla sindacale Usb Scuola Cosenza, che parla senza mezzi termini di un atto “inaccettabile e vergognoso”, chiedendo chiarimenti urgenti e pubblici da parte dell’Atp.
Al centro della contestazione, una comunicazione firmata “la Segretaria del Dirigente”, con cui l’Ambito Territoriale di Cosenza chiede agli istituti scolastici di “segnalare con tempestività l’eventuale svolgimento di manifestazioni, assemblee straordinarie, occupazioni o altre forme di mobilitazione studentesca connesse alla causa pro-Palestina che interessino i rispettivi istituti” e di “comunicare iniziative in corso o programmate”.
Una richiesta che ha immediatamente sollevato le proteste dell’Usb: «Inaccettabile e vergognosa. Semplicemente tale! Così è la nota che ci è stata segnalata arrivare ieri nelle scuole della provincia da parte dell’Atp di Cosenza a firma “la Segretaria del Dirigente”», scrive il sindacato in una nota.
«Sono righe burocratiche che ci preoccupano molto nella loro algida prosa, veicolano un pericoloso clima di controllo che esula dalla normalità democratica. Non fanno neppure riferimento a eventuali richieste che in tal senso provengano dal Ministero a Roma o dall’Usr a Catanzaro!», prosegue il comunicato.
Secondo Usb Scuola, questa iniziativa si inserisce in un contesto nazionale più ampio: «Comprendiamo come dopo la grande riuscita dello Sciopero dell’Usb di lunedì 22, le piazze piene, il risveglio delle coscienze critiche e del dibattito nelle scuole e nelle università, nei luoghi di lavoro e nei territori, siano turbati i sonni del Governo italiano, con i suoi silenzi complici del genocidio del popolo palestinese e i suoi rapporti vergognosi con il governo israeliano. Ma se ne facciano una ragione: nonostante tutte le operazioni autoritarie e repressive di Valditara e la vicinanza di qualche corporazione scolastica a lui fedele per i privilegi che ne riceve, la Scuola è e rimarrà presidio di democrazia e partecipazione, confronto e crescita. Nella dialettica e nelle lotte dei lavoratori e degli studenti».Usb definisce la comunicazione dell’Atp come «una nota incomprensibile», ma subito dopo rilancia: «O forse troppo comprensibile. I dirigenti scolastici già comunicano eventuali agitazioni studentesche, quali che ne siano i motivi. La Dirigente dell’Atp ha il dovere di spiegarla al mondo della Scuola e alla collettività tutta. Quale è stata l’esigenza di emanarla? E perché i riferimenti espliciti alla Palestina? È una fake? Un errore? Una sua iniziativa? Una richiesta ministeriale?»
Domande dirette che Usb rivolge all’amministrazione scolastica, invocando trasparenza e rispetto delle regole: «Chiediamo pubbliche risposte a questi interrogativi ad una Amministrazione della Repubblica Italiana dove, ancora, vigono regole democratiche e non arbitrii. Ed anche i rappresentanti politici e istituzionali del territorio, oltre a fare passerelle e selfie, dovrebbero pretendere spiegazioni su questo atto. Francamente inaccettabile. E vergognoso». (redazione@corrierecal.it)
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