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L’evento a Villa San Giovanni

Cure innovative e gastroenterologia: la sfida parte dal GOM di Reggio Calabria

A Villa San Giovanni, il 9 e 10 ottobre il congresso sulle malattie dell’apparato digerente. Bova: «In Calabria professionalità e competenze di assoluto livello»

Pubblicato il: 28/09/2025 – 7:25
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Cure innovative e gastroenterologia: la sfida parte dal GOM di Reggio Calabria

Un’altra due giorni di assoluto rilievo medico-scientifico in Calabria, manca poco infatti al «Rhegion digestive diseases: the present and the future», appuntamento che il 9 e 10 ottobre porterà a Villa San Giovanni il gotha della gastroenterologia italiana. Nel congresso, che ruota attorno alle professionalità e alla positiva esperienza maturata in ambito gastroenterologico al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, saranno molti i focus dedicati, ad esempio, alle nuove metodiche diagnostiche e terapeutiche in endoscopia digestiva, alle nuove tecniche di chirurgia mininvasiva e robotica, alle nuove terapie nei pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali, malattia diverticolare del colon, disturbi funzionali intestinali e malattie da reflusso gastro-esofageo e acidocorrelate.
Due giorni, insomma, nei quali verranno approfonditi i molteplici aspetti di quelle malattie dell’apparato digerente che, per quanto abbiano minore risalto rispetto alle patologie cardiovascolari, hanno invece un forte impatto sulla sanità pubblica e rappresentano la seconda causa di ricovero ospedaliero in Italia. «Le patologie cardiovascolari – sottolinea Filippo Bova, Direttore U.O.C. Gastroenterologia del GOM “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria – sono delle patologie tempo-dipendenti, nel senso che per risolvere la gran parte delle patologie acute cardiovascolari è necessario un intervento immediato. E questo pone ovviamente problemi professionali ed organizzativi. Le patologie gastroenterologiche sono meno dipendenti dal tempo ma non sempre, come per esempio le emorragie digestive, ma in ogni caso possono essere gestite con una certa tranquillità. Tuttavia – aggiunge Bova – non bisogna dimenticare che proprio le patologie gastroenterologiche, dopo quelle cardiovascolari, sono seconde come causa di morte. In più occorre considerare l’aumento delle patologie neoplastiche di pertinenza gastroenterologica, come il tumore del colon o del pancreas. Tutti elementi e considerazioni che rendono evidente come la gastroenterologia necessiti di una presenza costante e di un impegno verso il suo costante sviluppo».

Filippo Bova – Direttore U.O.C. Gastroenterologia GOM “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria

E proprio con riferimento allo sviluppo delle conoscenze e delle metodiche interventistiche in questo ambito «va detto – evidenzia Bova – che fino a qualche decennio anni fa la gastroenterologia, o meglio, l’endoscopia digestiva, era considerata una tecnica esclusivamente diagnostica, oggi invece è soprattutto terapeutica. Molti interventi che prima erano appannaggio esclusivo della chirurgia, ora riguardano proprio l’endoscopia digestiva. Sotto questo profilo – prosegue Bova – abbiamo assistito allo sviluppo di device, a una decisa innovazione tecnologica che consente proprio all’endoscopia digestiva di essere molto operativa e concreta. Faccio qualche esempio, pensiamo alle metodiche di endoscopia bariatrica e quindi alla riduzione del volume dello stomaco, o all’endoscopia del terzo spazio, e cioè di quello spazio che si crea iniettando del liquido tra la mucosa e la sottomucosa degli organi cavi dell’apparato digerente. Circostanza quest’ultima che permette di eseguire degli interventi veri e propri, come la resezione sottomucosa di tumori superficiali o il trattamento della calasia. Prima era appannaggio della chirurgia, ora con una tecnica particolare che si chiama Poem viene eseguita per via endoscopica. Si tratta solo di esempi che testimoniano come si sia in presenza di una specialità in continua evoluzione».
A Villa San Giovanni il congresso «Rhegion digestive diseases: the present and the future» potrà contare su un parterre di altissimo profilo con interventi di rilievo scientifico nazionale. «Di fatto saranno nostri ospiti – e porteranno il loro contributo di conoscenza – personalità che hanno fatto la storia dell’endoscopia digestiva come il professore Costamagna, o il professore De Angelis che è il riferimento assoluto per l’ecoendoscopia, una tecnica diagnostica e terapeutica molto innovativa e utilizzata, ad esempio, nella diagnosi e nel trattamento dei tumori biliopancreatici. Cito solo due nomi ma potrei fare un lungo elenco di personalità scientifiche che rappresentano l’eccellenza della gastroenterologia e della chirurgia italiana. Naturalmente – conclude Bova – ci sarà nel congresso grande attenzione alle professionalità calabresi». E proprio con riferimento a quest’ultimo aspetto il Direttore dell’U.O.C. Gastroenterologia del GOM tiene a precisare: «È chiaro che saremo impegnati due giorni con un obiettivo fondamentale e cioè aggiornare la classe medica sulle principali patologie gastrointestinali e sui nuovi presidi diagnostici e terapeutici. Ma non posso negare, ed anzi lo rivendico con forza, anche uno scopo che mi spingo a qualificare positivo e narcisistico. Purtroppo i calabresi, ed i cittadini del Sud Italia, hanno come riferimento quelli che vengono definiti viaggi della speranza, lasciare la propria regione per curarsi altrove. Questo convegno vuole dimostrare che in Calabria esiste una classe medica di alto livello ed esistono degli specialisti, formati dalla nostra università, portatori di grande professionalità e di grandi competenze. È un modo per dire: noi ci siamo, c’è l’Università, la scuola di specializzazione in gastroenterologia ed esiste una validissima rete formativa nei principali ospedali calabresi. Naturalmente – conclude Bova – il Gom fa parte di questa rete. Saranno due giorni utili per l’aggiornamento destinato ai medici ma anche per rivolgere un messaggio ai cittadini: la Calabria in campo gastroenterologico esiste eccome». (redazione@corrierecal.it)

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