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Daffinà risponde a Tridico: «Nessun depuratore sequestrato»

Il subcommissario alla depurazione smentisce il candidato del centrosinistra sulle attività lungo la costa tirrenica cosentina

Pubblicato il: 30/09/2025 – 15:51
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Daffinà risponde a Tridico: «Nessun depuratore sequestrato»

«Nessuno degli interventi affidati alla struttura del sub-commissario alla depurazione, sia lungo il Tirreno cosentino che in tutto il territorio regionale, è attualmente oggetto di provvedimenti di sequestro da parte dell’autorità giudiziaria». Lo dichiara il sub commissario alla depurazione Tonino Daffinà, che ribatte alle dichiarazioni del candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra, il professor Pasquale Tridico, che avrebbe soffermato la sua attenzione su «attività avviate lungo la costa tirrenica cosentina con impianti poi sequestrati nel corso dell’estate». Il riferimento – si legge nella nota – è alla «meravigliosa Diamante», centro del Tirreno cosentino e non della Costa degli dei, «si tratta – incalza il subcommissario – di un comune non catalogabile tra quelli affidati alla nostra struttura. Come pure, non rientra nelle nostre competenze la gestione dei depuratori di un altro centro tirato in ballo, quello di Pizzo Calabro, situato, in questo caso sì, a ridosso della Costa degli dei». Ergo, «entrando nel merito della vicenda ed andando oltre la confusione geografica dell’aspirante governatore – frutto della sua scarsa conoscenza del territorio oltre che della scelta di discutibili suggeritori – dovrebbe essere chiaro a tutti che il Commissario unico per la depurazione – insiste Daffinà – è una figura istituita per affrontare le gravi criticità di collettamento e depurazione delle acque reflue, nei Comuni, oggetto di procedura d’infrazione da parte dell’Unione europea. Le sue competenze derivano principalmente dall’art. 2, comma 2, del D.L. 243/2016, convertito in L. 18/2017 e dai successivi DPCM di nomina. Ultimo in ordine di tempo, il DPCM 07/08/2023, che ha individuato quale Commissario Unico l’on. Prof. Fabio Fatuzzo, affiancato dal Subcommissario Antonino Daffinà, con delega per la Calabria. E’ in quei centri che curiamo –rimarca ancora Daffinà – la realizzazione di interventi prioritari, l’accelerazione delle procedure, il coordinamento e il monitoraggio con Regioni, Enti di Governo d’Ambito e gestori del servizio idrico integrato; la gestione delle risorse, mediante l’utilizzo di fondi statali ed europei destinati agli interventi; la tutela ambientale europea». Peraltro, «il Commissario ed i suoi sub commissari -conclude Daffinà – operano con i poteri dei commissari straordinari di governo, di cui all’articolo 11 della legge 400/1988. Dunque, nulla a che vedere con la gestione ordinaria del servizio che resta in capo ai Comuni».

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