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Duello rusticano a Sky, Occhiuto: «Non ho ricevuto un altro avviso di garanzia, Tridico vergognoso»

Durissimo confronto tra il candidato presidente del centrodestra e il candidato presidente del centrosinistra, divisi praticamente su tutti i temi: sanità, Ponte sullo Stretto, Autonomi, lavoro e ‘nd…

Pubblicato il: 02/10/2025 – 11:22
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Duello rusticano a Sky, Occhiuto: «Non ho ricevuto un altro avviso di garanzia, Tridico vergognoso»

LAMEZIA TERME Sanità, lavoro, fine vita, infrastrutture ma anche temi nazionali come la Palestina e soprattutto la giustizia, con una “coda velenosa” sulle vicende giudiziarie che hanno riguardato negli ultimi mesi la Regione. A Sky Tg24 va in scena un durissimo scontro tra Roberto Occhiuto, presidente uscente ed esponente di Forza Italia sostenuto dal centrodestra, e Pasquale Tridico, già presidente dell’Inps e sostenuto dalla coalizione del centrosinistra. Il faccia a faccia ha previsto prevede lo stesso tema di domanda per entrambi i candidati e uguale tempo di risposta, la domanda “incrociata” e, in chiusura, l’appello finale agli elettori. A condurre Giovanna Pancheri, presentatrice di Start, l’approfondimento politico di Sky Tg4. Tra Occhiuto e Tridico un confronto serrato e a tratti durissimo, come al momento della domanda incrociata Tridico ha chiesto a Occhiuto se avesse ricevuto un altro avviso di garanzia per la vicenda dell’auto blu, con Occhiuto che ha smentito definendo «vergognoso» l’uso di questi temi in campagna elettorale. Ecco i temi che hanno animato il confronto.

Sanità

Tridico: «La sanità calabrese è un disastro, con ospedali chiusi anche con il sostegno di Occhiuto, altri ospedali fantasma – purtroppo spesso teatro di tragedie – e intere aree senza assistenza. La nostra proposta è quella di avere una guardia medica in ogni Comune».
Occhiuto: «Tridico non conosce la storia e nemmeno il presente: cita ospedali chiusi che io ho riaperto, come quello di Praia a Mare. I commissari nominati dal governo Conte non hanno investito un euro né assunto un operatore sanitario; se io non avessi reclutato 500 operatori e portato i medici cubani avremmo avuto tutti gli ospedali chiusi. Noi abbiamo posto le condizioni per uscire dal commissariamento e fare una grande riforma della sanità».

Roberto Occhiuto
Roberto Occhiuto

Fine vita

Occhiuto: «Questa è una materia su cui è giusto che intervenga prima il Parlamento nazionale. Io sono più liberale rispetto al mio schieramento, ma ho rispetto delle posizioni che emergeranno in Consiglio regionale, senza vincoli di mandato. Nelle questioni di vita e di morte le ideologie devono entrare il meno possibile». Tridico: «In campagna elettorale abbiamo assunto l’impegno di replicare la legge fatta in Toscana. Anche in Calabria i tempi sono maturi».

Lavoro

Tridico: «Insieme alla sanità, il lavoro è la grande piaga della Calabria: un dramma che prosciuga le migliori risorse, con un tasso di occupazione del 48%, il più basso in Europa. Per questo vogliamo lanciare un grande piano di reclutamento pubblico: 3.000 operatori per la cultura e 7.000 operatori per l’ambiente, per valorizzare le risorse che abbiamo in questi settori. In tutto 10.000 operatori under 40. Quanto al reddito di dignità che introdurremo, sarà una misura di 500 euro rivolta agli occupabili, che saranno inclusi in un progetto di inclusione culturale e sociale: un reddito minimo».
Occhiuto: «A differenza di Tridico, non penso che il problema dell’occupazione si risolva con l’assunzione di 7.000 forestali. Noi abbiamo colmato alcuni ritardi del passato con bandi che hanno dato la possibilità alle imprese di assumere con il 50% del costo del lavoro finanziato e, con altri bandi, stiamo attuando un piano di attrazione degli investimenti anche grazie alle università calabresi. Abbiamo investito molto sul turismo e sugli aeroporti, con un record storico di arrivi negli ultimi mesi. Vogliono far passare questo presunto reddito di dignità in maniera subdola come se fosse il reddito di cittadinanza, ma in realtà fanno come la Puglia con i tirocinanti che però noi stiamo stabilizzando. La verità è che non si può fare. Noi, invece, facciamo il reddito di merito: 500 euro agli studenti calabresi con una media del 27».

Pasquale Tridico
Pasquale Tridico

Ponte sullo Stretto

Occhiuto: «L’ho già utilizzato non per raggiungere la Sicilia ma come attrattore di altri investimenti. Per 30 anni, in Calabria, sia i governi di destra sia quelli di sinistra hanno investito solo un miliardo per la Statale 106; in questi ultimi anni, invece, c’è un investimento di oltre 3 miliardi. Il Ponte è già un attrattore di altre opere infrastrutturali. Questo perché ho utilizzato l’argomento Ponte per convincere il governo a dare ai calabresi anche il resto di un impegno sulle altre infrastrutture».
Tridico: «La principale criticità del Ponte è il fatto che non è assolutamente prioritario rispetto a tutte le altre infrastrutture. Ci sono comunità delle aree interne completamente isolate. E poi l’Alta Velocità non c’è: arriva solo in Campania. E sulla Statale 106 si continua a morire. Per non parlare dei problemi ambientali e sismici che comporta il Ponte: è incredibile che Salvini voglia farlo pagare ai calabresi».

Lotta alla ‘ndrangheta

Tridico: «Faremo un grande patto di legalità, come abbiamo fatto in altre regioni. La ’ndrangheta è un grande problema: pervade anche le amministrazioni comunali e regionali. Avvieremo una collaborazione preventiva con le procure, come feci all’Inps».
Occhiuto: «Noi il patto di legalità l’abbiamo già fatto 4 anni fa e credo che abbia funzionato, dando ad esempio le banche dati della Regione e delle aziende sanitarie alla Dia, stipulando convenzioni con le prefetture per la costruzione dei nuovi ospedali con il sostegno del Ministero dell’Interno. Abbiamo dimostrato alla ’ndrangheta che lo Stato è più forte investendo in modo deciso sulla destinazione dei beni confiscati e sulle demolizioni di immobili abusivi, come quello di Torre Melissa».

Giustizia

La domanda di Pancheri ai due candidati presidenti è precisa: «In caso di rinvio a giudizio si dimetterebbe?»
Occhiuto: «No. Io mi sono dimesso dopo aver ricevuto un avviso di garanzia perché pensavo che quella vicenda fosse strumentalizzata per sconfiggere chi non si può battere elettoralmente. Io sono garantista e convinto che nessuno sia colpevole fino a sentenza passata in giudicato. Mi sono dimesso per evitare l’immobilismo della Regione e ho detto ai calabresi: scegliete voi. Oggi la pubblica amministrazione sta trottando di nuovo e dal 7 ottobre sarà di nuovo al governo della Calabria. Noto in Tridico un certo giustizialismo: ma le stesse domande le avete fatte a Ricci?».
Tridico: «Se fossi rinviato a giudizio, sicuramente mi dimetterei: penso sia un atto di rispetto per i calabresi, perché verrebbe meno la serenità di amministrare. A Occhiuto non contestiamo di essersi dimesso per l’avviso di garanzia, ma di essersi ricandidato: il suo gesto è stato uno schiaffo alla magistratura. Questo è il punto gravissimo».

Autonomia differenziata

Tridico: «L’autonomia differenziata è stata votata da Occhiuto in Conferenza delle Regioni, e con lui ci sono i leghisti che vogliono spaccare il Sud e la Calabria dal resto d’Italia».
Occhiuto: «Io sono stato l’esponente del centrodestra che più ha frenato sull’autonomia differenziata fino a quando non si fossero definiti i Lep, e il mio partito ha seguito questa linea. Non ho pregiudizi verso l’autonomia differenziata: voglio solo che i calabresi abbiano gli stessi diritti di partenza degli altri italiani. Mi sembra che ci sia una pietra tombale sull’autonomia differenziata fino a quando non saranno garantiti i Lep e anche la perequazione».

Palestina

Tridico: «Davanti agli studenti dell’Unical abbiamo detto che riconosceremo lo Stato di Palestina, perché è un atto di dovere politico e morale contro l’inaccettabile genocidio compiuto da Israele. Purtroppo il governo sta dimostrando tutta la sua inettitudine».
Occhiuto: «Dico con grande chiarezza che c’è una catastrofe umanitaria, senza alcuna giustificazione, e la reazione di Israele è condannabile. Il riconoscimento dello Stato non ha senso a livello regionale, ma se può servire a dare un segnale io dico che la Regione, dopo il 7 ottobre, sarà disponibile a condizione che dallo Stato di Palestina sia esclusa Hamas e siano liberati gli ostaggi. È la posizione del governo nazionale ed è la posizione giusta. Poi, una cosa è Gaza e un’altra è la Calabria: trovo disonesto provare a rubare qualche voto con questa propaganda». Tridico (replica): «Trovo disgustoso questo atteggiamento di Occhiuto. Ma siamo politici: possiamo o no esprimere un parere rispetto a questa catastrofe?».
Occhiuto (controreplica): «La differenza con Tridico è che io ho detto la mia posizione con grande coraggio».

La domanda “incrociata”

Spazio poi alla domanda “incrociata” tra i due candidati presidenti. Occhiuto chiede a Tridico: «Quanti medici occorrono per mettere una guardia medica in ogni Comune, visto che la Calabria è ancora commissariata?» Tridico risponde: «Intanto la Meloni ha garantito la fine del commissariamento, penso che valga anche se vinco io». Tridico chiede invece a Occhiuto: «C’è un altro avviso di garanzia che Occhiuto ha ricevuto? Si parla tanto sulla stampa della vicenda dell’auto blu. Non c’è nessun atto di colpevolezza, ma penso sia giusto che i calabresi sappiano». Occhiuto replica: «Non ho ricevuto alcun altro avviso di garanzia, trovo vergognoso che si usino questi temi in campagna elettorale. Fino a pochi giorni fa il partito di Tridico e Conte sosteneva Ricci, scoprendosi garantisti di circostanza; ora che hanno perso nelle Marche riscoprono le pulsioni giustizialiste in Calabria. Tridico stia tranquillo: io sono una persona perbene – come credo sia una persona perbene anche lui – e nella mia vita non ho mai avuto condotte minimamente censurabili. Se avessi avuto qualcosa da temere non avrei fatto quello che ho fatto, perché credo che oggi i magistrati indagheranno con ancora più scrupolo sulla mia vita».  (c. a.)

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