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l’intimidazione

Incendio doloso a Reggio Calabria: distrutto il furgone di un caseificio

Il mezzo, parcheggiato nei pressi di piazza Carmine, è stato completamente distrutto. Libera: «Liberare Reggio dalle ‘ndrine»

Pubblicato il: 07/10/2025 – 13:35
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Incendio doloso a Reggio Calabria: distrutto il furgone di un caseificio

REGGIO CALABRIA Un incendio doloso ha danneggiato a Reggio Calabria un furgone Peugeot di proprietà del caseificio “Delizie della Natura”. Il mezzo, completamente distrutto, era parcheggiato all’angolo di via Spanò con via Frà Gesualdo Melacrino nei pressi di piazza Carmine. Il rogo ha coinvolto anche altri mezzi parcheggiati vicino al furgone danneggiando pure la saracinesca dell’attività commerciale e la facciata dell’immobile. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme, e gli agenti delle voltanti che, assieme alla scientifica, hanno eseguito i primi rilievi. La Procura di Reggio Calabria ha affidato le indagini alla squadra mobile che sta visionando le immagini delle telecamere presenti nella zona nel tentativo di individuare i responsabili dell’intimidazione.

Libera: «Liberare Reggio dalle ‘ndrine»

«Al linguaggio della ‘Ndrangheta risponderemo con il linguaggio della resistenza e delle denuncia, accanto alle forze dell’ordine e alla magistratura, continuando il nostro impegno per liberare» Reggio Calabria dalle ‘ndrine e «da ogni forma di corruzione e violenza» Così Libera Reggio Calabria commenta l’incendio doloso di un furgone del caseificio ‘Delizie della Natura’, una delle prime imprese che ha aderito alla rete di Libera, avvenuto nella notte a Reggio Calabria. L’associazione parla di un «gravissimo attentato» e ricorda che «ancora una volta la città di Reggio Calabria è costretta a subire l’ennesimo atto intimidatorio. Negli ultimi mesi, diverse attività commerciali sono state attenzionate dalle locali cosche mafiose: bar, negozi, attività portate avanti in beni confiscati, ma anche giornalisti e amministratori sono state vittime di attentati e minacce. Un linguaggio violento – conclude Libera – e, purtroppo, noto attraverso il quale le ‘ndrine cercano di condizionare la vita economica e sociale del territorio».

Foto Libera Reggio Calabria

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