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Maestrale, l’avvocato d’ufficio rinuncia alla difesa del boss Peppone Accorinti: «Mi minaccia»

L’episodio durante l’udienza odierna. La pm Frustaci ha chiesto l’acquisizione delle videoregistrazioni delle salette. «Fatto di una gravità inaudita»

Pubblicato il: 07/10/2025 – 17:38
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Maestrale, l’avvocato d’ufficio rinuncia alla difesa del boss Peppone Accorinti: «Mi minaccia»

VIBO VALENTIA Ha rinunciato al suo incarico, stamattina, l’avvocato d’ufficio di Giuseppe Antonio Accorinti, presunto boss del locale di Zungri. “Peppone”, imputato nel processo Maestrale il cui filone ordinario si sta svolgendo nell’aula del nuovo Palazzo di Giustizia di Vibo Valentia, si trova al momento in carcere detenuto al 41bis e conta già una condanna a 30 anni di carcere ottenuta nel primo grado di Rinascita Scott. Nel corso dell’udienza odierna, l’avvocato Rosario Lopreiato ha rinunciato al suo incarico d’ufficio per Accorinti, dopo che questo lo avrebbe «minacciato» e usato «turpiloquio» durante i colloqui telefonici, per come ha riferito in aula di fronte al tribunale collegiale presieduto da Rossella Maiorana e al pubblico ministero Annamaria Frustaci. «Questo è un episodio di una gravità inaudita» ha sottolineato la pm. «Non può rimanere d’ufficio un difensore che viene minacciato da un assistito, per altro un detenuto al 41bis. C’è una persona che sta svolgendo un mandato difensivo a garanzia del detenuto e quest’ultimo si rivolge in modo non consono». La pm Frustaci ha dunque formalmente chiesto «l’acquisizione delle videoregistrazioni delle salette dove Accorinti ogni volta si rivolge in modo assolutamente inappropriato nei confronti degli agenti della polizia penitenziaria che stanno svolgendo il loro lavoro. Quest’atteggiamento – ha detto – non deve essere consentito nei confronti di chi svolge una professione, che sia il difensore che lo sta assistendo o la polizia penitenziaria che sta garantendo la partecipazione alle udienze come suo diritto. Accorinti deve rispettare tutti gli attori di questo processo». (ma.ru.)

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