Salute mentale, il 10 ottobre visite gratuite in oltre 140 ospedali
Fondazione Onda organizza l'(H) Open Day coinvolgendo gli ospedali con Bollino Rosa e i presidi dedicati alle malattie psichiatriche

Il 10 ottobre visite e servizi gratuiti in oltre 140 ospedali Bollino Rosa di Fondazione Onda Ets e presidi dedicati alla salute mentale. In occasione della Giornata mondiale della Salute Mentale, che si celebra il 10 ottobre, Fondazione Onda organizza infatti l'(H) Open Day sulla Salute Mentale coinvolgendo gli ospedali con Bollino Rosa e i presidi dedicati alle malattie psichiatriche.
L’iniziativa
L’iniziativa giunta alla sua dodicesima edizione si pone l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare paure e stigma. «Nell’anno del nostro ventennale ribadiamo l’impegno nell’ambito della salute mentale. I disturbi psichici impattano negativamente sulla qualità e sulla quantità di vita. Per questo è importante intervenire il prima possibile: chiedere aiuto rappresenta il primo fondamentale passo per affrontare il problema», dichiara Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda Ets. Le oltre 140 strutture del network Bollino Rosa e i presidi dedicati alla salute mentale che hanno aderito all’iniziativa offriranno gratuitamente visite psichiatriche, colloqui psicologici, sportelli di ascolto, somministrazione di test, info point, conferenze e distribuzione di materiale informativo per ansia, depressione, schizofrenia, disturbi dell’umore e del sonno, psicosi e disturbi del comportamento alimentare. I servizi offerti sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it. Fondazione Onda Ets, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, dal 2007 attribuisce agli ospedali che erogano servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili il riconoscimento del Bollino Rosa. Il network, composto attualmente da 361 ospedali dislocati sul territorio nazionale, sostiene la Fondazione nel promuovere, anche all’interno degli ospedali, un approccio di genere.
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