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elezioni 2025 / gli scenari

Cosenza, il test Regionali è una bocciatura per la giunta Caruso. Rimpasto in vista e resa dei conti

L’unico assessore comunale eletto (De Cicco) non è organico al centrosinistra. C’è una questione socialista a Palazzo dei Bruzi

Pubblicato il: 14/10/2025 – 12:14
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Cosenza, il test Regionali è una bocciatura per la giunta Caruso. Rimpasto in vista e resa dei conti

COSENZA Un anno e mezzo fa erano il ticket delle meraviglie che voleva prendersi la Regione, ora sembrano due separati in casa: Luigi Incarnato e Franz Caruso si leccano le ferite del voto regionale, che rappresenta una bocciatura senza appello per la giunta di centrosinistra già “laboratorio” di campo largo. Risultati deludenti, infatti, per gli assessori in pista (Battaglia e Buffone nei 5 Stelle, Incarnato jr in Democratici Progressisti) e segretario regionale del Psi che invita senza mezzi termini a un rimpasto, ipotesi che da subito è apparsa più che altro un esito quasi scontato già dal 6 ottobre, a urne appena chiuse.

Hanno vinto tutti

Il sindaco non ha ancora paventato il rimpasto e per adesso segnala «l’eccezione della città di Cosenza» dove il centrosinistra «vince, in controtendenza con l’intero territorio regionale. La mia città ha, infatti, sostenuto Pasquale Tridico con il 56.79% dei consensi, staccando Occhiuto, fermo al 41,93%, di ben 15 punti» (così l’ultimo post su facebook). Sarà, ma l’unico assessore comunale eletto (Francesco De Cicco) non è organico al centrosinistra e rappresenta il prototipo di politico a-partitico radicato trasversalmente nei quartieri della città e fautore della “politica dell’ascolto”.

Se il padre “dimissiona” la figlia

Proprio De Cicco ha staccato di mille preferenze la già citata collega di giunta – e competitor interna alla sua stessa lista, DP – Pina Incarnato, il cui padre Luigi ieri ha invitato il sindaco Caruso al famigerato “tagliando” magari dopo un immancabile “tavolo” tra i partiti della coalizione. “Gigino” invoca rispetto e aderenza alle regole della politica: tra queste c’è che gli sconfitti si devono fare da parte, «squadra che perde si cambia» per mutuare dal gergo calcistico. Gli strali dell’ex commissario liquidatore di Sorical sono stati lanciati anche contro i sindaci socialisti che non si sarebbero impegnati a dovere nella contesa di inizio ottobre. Dopo il giubilo primaverile sul ritorno dei sindaci col garofano nel Cosentino c’è dunque una questione socialista. (redazione@corrierecal.it)

Nella foto di repertorio Pina Incarnato e Franz Caruso

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