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l’intervista

Gattuso: «A Reggio Calabria e Cosenza ci andrei a piedi, ma gli stadi non sono a norma»

Le parole del ct della Nazionale a poche ore dalla sfida di Udine contro Israele

Pubblicato il: 14/10/2025 – 14:30
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Gattuso: «A Reggio Calabria e Cosenza ci andrei a piedi, ma gli stadi non sono a norma»

ROMA «Stasera in 10mila allo stadio? Per me valgono 30-40mila. Sono degli eroi. Venire qua, farsi controllare, stare qua per un’ora e mezza, sapendo che per più di mesi si è parlato di questa partita impossibile da seguire, in cui poteva succedere di tutto. Bisogna fare i complimenti, spero che stasera riusciremo a regalare una gioia importante». Così il ct azzurro Gennaro Gattuso in una lunga intervista concessa a Rai Radio 1, a poche ore dal fischio d’inizio di Italia-Israele. «Grande rispetto anche per chi manifesta. Spero per la città che ci sia grande civiltà: uno può dire quello che vuole con rispetto ed educazione». Una Nazionale che ha ritrovato gli attaccanti, al servizio ella squadra: «Fondamentale avere a disposizione attaccanti non individualisti – aggiunge Gattuso a Rai Radio 1 – Tutti quanti parliamo dei gol, ma bisogna anche apprezzare per il lavoro che stanno facendo. Se riusciamo a giocare con questo assetto tattico è perché loro sono bravi, si danno da fare, coprono campo, riescono sempre a fare la doppia scalata quando vogliamo fare pressione ultraoffensiva. È importante per gli equilibri della squadra. Poi stanno facendo gol, chi gioca riesce a dare sempre qualità e quantità. Siamo contenti». In Estonia la prima rete in azzurro di Pio Esposito che oggi partirà dalla panchina nonostante l’assenza di Kean. «Pio Esposito? Ci avevamo pensato, anche per le caratteristiche degli avversari. Ma ha speso tanto. Stasera giocherà Raspadori. Comunque lo vedremo più tardi in campo. Locatelli o Cristante? Uno dei due», dice Gattuso che poi ha commentato le parole di Spinazzola che lo ha paragonato a De Rossi per la sua capacità di far stare bene il gruppo: «Sì, mi ci rivedo – ammette Gattuso al microfono di rai Radio 1 – da calciatore era molto più forte tecnicamente di me, ci assomigliavamo a livello di temperamento e di come rispettavamo la maglia. Ci sta il paragone, ne sono molto orgoglioso perché apprezzo molto Daniele come uomo, ex compagno di squadra e allenatore». Spazio anche per parlare della favola di Capo Verde al Mondiale e dei criteri di qualificazione: «Bellissimo, anche se Capo Verde per me non è una sorpresa – spiega il ct a Rai Radio 1 – è arrivata fino in fondo nelle ultime due edizioni della Coppa d’Africa, ha tanti giocatori che militano in Europa. Mi piace. Se parliamo poi di criteri possiamo stare qua una giornata. Squadre che arrivano ultime ai gironi e poi sono comunque qualificate alle semifinali dei playoff. L’hanno buttata giù così, lascia perplessi. Ma è stato deciso tutto prima, lo sapevamo e dobbiamo accettarlo». Udine impianto modello, ma il Sud vuole vedere l’Italia: «Non pensate che a tavola parliamo di orologi e di macchine, parliamo di sta roba qua – conclude Gattuso a Rai Radio 1 – c’è un problema di licenze Uefa, di stadi. Palermo, Napoli, Bari, Lecce: se non hanno la licenza non puoi andare a giocare. Reggio Calabria? Ci andrei a piedi, come a Cosenza. Ma sono tutti stadi che non hanno l’agibilità per giocare certi tipi di partite».

(Foto di copertina Claudio Villa – FIGC/FIGC via Getty Images)

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