Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

confronto interno

Regionali, Sinistra Italiana ragiona sul flop tra autocritica e critica (anche a Stasi)

Assemblea del partito dopo il mancato raggiungimento del quorum da parte di Avs. Rientrate le voci di dimissioni di Pignataro

Pubblicato il: 16/10/2025 – 12:04
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Regionali, Sinistra Italiana ragiona sul flop tra autocritica e critica (anche a Stasi)

LAMEZIA TERME Autocritica ma anche voglia di rilanciare il partito. Secondo quanto trapela da fonti qualificate l’assemblea regionale di Sinistra Italiana, convocata ieri sera per un esame della situazione politica alla luce del deludente risultato delle Regionali riportato da Avs (rimasta sotto il quorum del 4%), non sarebbe stata quel “bagno di sangue” che molti osservatori politici si aspettavano ma sarebbe stata un confronto politico anche serrato ma serio. Domani a Lamezia Terme è indetta una conferenza stampa nella quale si parlerà delle risultanze di questo step di Sinistra Italiana Calabria, al quale ha partecipato anche la responsabile nazionale organizzazione del partito Francesca Ruocco, ma intanto qualche elemento di analisi e di riflessione sarebbe già stato squadernato. Primo dato; da quello che si è appreso, non ci sarà in vista alcun cambio al vertice di Sinistra Italia in Calabria, le voci di dimissioni del segretario Fernando Pignataro sono rimaste solo tali, voci appunto, nel senso che Pignataro – dicono i “bene informati” – nei giorni scorsi avrebbe avuto un confronto molto franco con la segreteria guidata da Nicola Fratoianni ricevendo la conferma del pieno sostegno alla sua guida, una linea che anche il partito calabrese del resto avrebbe assolutamente condiviso.

Autocritica e non solo

Secondo dato: negli interventi che hanno animato l’assemblea non sarebbe mancato il riconoscimento di alcuni errori, per la verità indotti anche dal livello romano, nell’impostazione e poi nella gestione delle Regionali. Tra questi, la candidatura del sindaco di Riace ed europarlamentare Mimmo Riace Mimmo Lucano nonostante la “spada di Damocle”, poi puntualmente calata, della sua incandidabilità: “inciampo” che ovviamente ha completamente stravolto la strategia della campagna elettorale e soprattutto la strategia della composizione delle liste, calibrata sulla figura di Lucano (evidente l’impatto a esempio sulla lista nella circoscrizione nord, nella quale una figura di spicco e anche una risorsa come Maria Pia Funaro è stata alla fine “sacrificata” in nome di una “ragion di partito” rivelatasi sbagliata). Terzo dato che sarebbe emerso dall’assemblea, sempre secondo quanto riferiscono fonti qualificate: più di un malumore sarebbe stato indirizzato al sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi, molto apprezzato da uno dei leader Avs Angelo Bonelli (che lo voleva persino come candidato governatore del fronte progressista) ma il cui apporto non sarebbe stato per nulla travolgente, tutt’altro (Avs nella “capitale” della Sibartide è stato il quinto partito del centrosinistra, con un 3,64% inferiore alla media regionale del 3,85%). Ma l’assemblea di Sinistra Italiana si sarebbe anche concentrata sul futuro, ponendo l’attenzione sui dati positivi emersi alle Regionali – come il buon risultato nella circoscrizione centrale, grazie alle performance di candidati come l’uscente Antonio Lo Schiavo e il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco, la “sorpresa” di questa tornata – e sulla necessità di migliorare laddove le cose sono andate meno bene (anzi male) come Cosenza e Crotone: uno dei passaggi ipotizzati all’orizzonte – da quanto trapela – sarebbe quello di una rivisitazione degli organigrammi territoriali. (a. c.)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

x

x