Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 5 minuti
Cambia colore:
 

l’intervista

Lavoro, giovani e sviluppo, Calabrone: «La sfida industriale che la Calabria non può perdere»

Il segretario generale Fiom Calabria. «Nella nostra regione il settore industriale rappresenta una risorsa che merita di essere sostenuta»

Pubblicato il: 20/10/2025 – 8:09
di Fabio Benincasa
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Lavoro, giovani e sviluppo, Calabrone: «La sfida industriale che la Calabria non può perdere»

COSENZA Lavoro, giovani, crisi e futuro del settore industriale in Calabria. Umberto Calabrone, segretario generale della Fiom Calabria, in una intervista al Corriere della Calabria, si sofferma sullo stato di salute dell’economia calabrese dopo la fotografia scattata dall’Inps nel rendiconto 2024.

L’industria in Calabria è in crisi?

«In Italia, la crisi della produzione industriale è ormai cronica: da oltre due anni si registra una riduzione continua della produzione mese dopo mese. Questo andamento evidenzia l’assenza di vere politiche industriali a livello nazionale, capaci di mettere al centro la manifattura italiana. Senza un cambio di rotta, difficilmente il Paese potrà sperare in un reale rilancio economico. In Calabria, dove l’industria in senso stretto non ha mai rappresentato un punto di forza, la situazione è ancora più delicata. Con poco più di 31.000 addetti, pari al 6,3% della forza lavoro, il settore industriale rappresenta comunque una risorsa che merita di essere rafforzata e sostenuta. Basti pensare che solo 7 aziende industriali in Calabria superano i 250 dipendenti, mentre quasi 4.000 imprese contano al massimo 9 addetti. Questo dimostra come il salto di qualità in termini di dimensione d’impresa non ci sia mai stato».

Un nodo importante riguarda il rinnovo del contratto nazionale dell’industria metalmeccanica…

«Il rinnovo del CCNL dell’industria metalmeccanica rappresenta un passaggio cruciale per un settore in continua evoluzione. La proposta avanzata da FIM, FIOM e UILM guarda a un contratto innovativo, che vada oltre le giuste rivendicazioni economiche, includendo anche temi fondamentali come la formazione, la tutela negli appalti e il pieno riconoscimento del valore del lavoro metalmeccanico. Dopo oltre 40 ore di sciopero, si è finalmente aperto il confronto con le controparti. La trattativa è ora in corso, con quattro ulteriori incontri già calendarizzati fino alla fine di ottobre. Il negoziato non si presenta semplice, ma le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici hanno dimostrato con determinazione di essere pronti a far valere con forza le proprie rivendicazioni».

Il lavoro cambia, anche nei programmi elettorali. Cosa pensa delle proposte avanzate durante la campagna elettorale per le regionali dai candidati alla presidente della Calabria?

«La breve campagna elettorale in Calabria, a mio avviso, non ha dato la possibilità di affrontare nel merito molti temi fondamentali. Spesso si è preferito ricorrere agli slogan, senza spiegare in modo chiaro e concreto le proposte ai cittadini calabresi. La Calabria ha bisogno di innovazione, anche nelle idee. Serve una vera tutela del territorio, ma attraverso politiche chiare, equilibrate, che non demonizzino i lavoratori e le lavoratrici che in questi anni hanno contribuito con fatica a salvaguardarlo.
Ma la Calabria ha bisogno anche di altro: ha bisogno di industrie, di una visione di sviluppo produttivo coerente con le necessità del territorio. Ed è un errore pensare che ogni investimento, solo perché porta capitali, sia automaticamente utile alla regione.

Si spieghi meglio

«Faccio alcuni esempi. Si è tornati a parlare del rigassificatore: ma a chi servirebbe davvero? E soprattutto: a cosa servirebbe per la Calabria? È legittimo chiedersi se un’opera del genere porti benefici reali alla popolazione o se risponda solo a interessi esterni. In piena campagna elettorale, il ministro Urso ha rilanciato l’idea di produrre preridotto (DRI) a Gioia Tauro per alimentare l’Ex Ilva di Taranto. Ma questa proposta è economicamente poco sostenibile. Il preridotto va prodotto vicino alle acciaierie, altrimenti il costo del trasporto lo rende antieconomico. È una scelta che rischia di diventare un progetto calato dall’alto, scollegato dalla realtà del territorio e dai bisogni reali dei calabresi e dell’area di Gioia Tauro. Penso, per fare un esempio concreto, alla Baker Hughes, che continua a investire in Calabria ma che ha lanciato un grido d’allarme sulla mancanza di infrastrutture e di una logistica adeguata. Intervenire su questi fronti è cruciale per rendere il polo industriale di Vibo Valentia ancora più centrale all’interno del gruppo e per lo sviluppo di quel territorio».

Qualità del lavoro e giovani, il rendiconto Inps tra luci e ombre

«La Calabria rappresenta, negli ultimi quattro anni come negli ultimi quaranta, una realtà drammatica: i lavoratori part-time sono oltre il 44%, a fronte di una media nazionale del 27,5%. Dietro questi numeri si nascondono spesso situazioni di sfruttamento e lavoro sottopagato. Inoltre, la Calabria è attualmente la regione con la più alta percentuale di NEET: ben il 26,2% dei giovani tra i 15 e i 29 anni non studia e non lavora.
Per cambiare questa situazione è fondamentale mettere in circolazione tutte le risorse disponibili, al netto di quelle che si perderanno a causa delle difficoltà legate al PNRR, come dimostrano i dati sull’attuale livello di spesa, ancora inconsistente.
È necessario sostenere le imprese e attrarre investimenti, attraverso politiche industriali coerenti con le specificità del territorio. Bisogna partire dalla valorizzazione del patrimonio naturale e delle filiere manifatturiere, oggi troppo spesso abbandonate a sé stesse. Non possiamo, però, dimenticare che, come emerso da diverse inchieste, la ‘ndrangheta ha cercato di mettere le mani su investimenti importanti. Questo è un segnale chiaro, occorre rafforzare i presìdi di legalità e alimentare gli anticorpi istituzionali e civili per impedire ogni forma di infiltrazione. (f.benincasa@corrierecal.it)

Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

x

x