Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 22:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

la missiva

Lettera firmata di un cittadino rendese a Sorical: «Bollette gonfiate e letture ignorate»

«Ho inviato l’autolettura, ma la società continua a stimare i consumi: perché ignorare i dati reali?»

Pubblicato il: 21/10/2025 – 16:43
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Lettera firmata di un cittadino rendese a Sorical: «Bollette gonfiate e letture ignorate»

RENDE Un cittadino di Rende ha scritto una lettera firmata al nostro giornale contestando «con la massima fermezza la legittimità delle fatture emesse da Sorical S.p.A. relative al periodo 01/04/2025 al 30/09/2025, poiché basate su consumi stimati nonostante la regolare comunicazione dell’autolettura del contatore, effettuata con le modalità previste dal gestore e documentabile in ogni sua parte ( 11/03/2025 – 06/07/2025 – 06/08/2025 e 21/10/2025)». «La condotta di Sorical – evidenzia il cittadino rendese – integra una grave violazione contrattuale e regolatoria, oltre a configurare una pratica commerciale ingannevole e lesiva dei diritti del consumatore, poiché altera la corrispondenza tra consumo reale e importo fatturato».

La lettera firmata

Negli ultimi mesi ho ricevuto, come molti altri utenti calabresi, delle bollette dell’acqua da Sorical S.p.A. con importi calcolati su consumi stimati, nonostante avessi comunicato puntualmente l’autolettura del contatore con le modalità previste.
Trovo questa situazione assolutamente inaccettabile e profondamente ingiusta.
Chi si comporta correttamente, chi comunica i propri consumi reali, non può essere trattato come se non lo avesse fatto.
È un’offesa al senso civico e un modo scorretto di gestire un servizio pubblico essenziale come l’acqua.
La fatturazione su stima non è solo un disagio economico per le famiglie — già alle prese con bollette sempre più pesanti — ma è anche una mancanza di trasparenza e di rispetto nei confronti degli utenti.
Il principio è semplice: si deve pagare solo ciò che si consuma davvero, non quello che viene stimato in modo unilaterale da chi gestisce il servizio.
Le regole esistono e sono chiare: l’Autorità ARERA impone che le società idriche utilizzino le letture effettive o le autoletture comunicate, e solo in casi eccezionali possano ricorrere a stime.
Non rispettare questi obblighi significa scaricare sui cittadini le inefficienze del sistema di lettura e riscossione.
Molti utenti, come me, si chiedono come sia possibile che nel 2025, con i mezzi digitali a disposizione, si continui a emettere bollette “a caso”, ignorando dati forniti dagli stessi utenti.
Il risultato è che i cittadini onesti finiscono per anticipare somme non dovute, mentre resta irrisolto il problema di chi non paga affatto.
Chiedo quindi, pubblicamente, a Sorical S.p.A. di dare una spiegazione chiara e trasparente: perché non vengono considerate le autoletture comunicate; quali sono i criteri con cui vengono fatte le stime e cosa intende fare per ripristinare un rapporto di fiducia e correttezza con gli utenti.
L’acqua è un bene primario, non un’occasione per fare cassa o compensare inefficienze.
I cittadini calabresi meritano rispetto, chiarezza e bollette basate sui consumi reali, non su calcoli approssimativi.
Mi auguro che la stampa, le istituzioni e le associazioni dei consumatori vogliano dare voce a questa protesta civile, perché la trasparenza è un diritto di tutti.
Ho già provveduto ad inviare formale reclamo a mezzo P
ec e sono in attesa di riscontro.

Domenico Mammolenti

Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

x

x