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Il bilancio

Trame, 3 anni di crescita e nuovi orizzonti tra legalità e cultura. Iovene: «Ora la Fondazione si apre a tutti»

Dalla crisi post-pandemia al rilancio, oltre il Festival «rafforzando le attività di sostegno, anche in giro per l’Italia»

Pubblicato il: 25/10/2025 – 16:11
di Giorgio Curcio
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Trame, 3 anni di crescita e nuovi orizzonti tra legalità e cultura. Iovene: «Ora la Fondazione si apre a tutti»

LAMEZIA TERME «Sono stati tre anni intensi, complicati, ma pieni di risultati positivi». Non nasconde un certo entusiasmo Nuccio Iovene, presidente della Fondazione Trame, e lo fa tracciando il bilancio dopo il rinnovo del mandato affidatogli dal Cda. E non poteva essere diversamente dopo i numeri raccolti in questi ultimi tre anni. Nuccio Iovene – al Corriere della Calabria e a margine dell’evento organizzato al Civico Trame – ricorda, ad esempio, che l’inizio del suo mandato coincide con il periodo post-pandemico, ma anche da una situazione regionale complessa dopo la scomparsa della presidente Santelli. «Un vuoto amministrativo che aveva messo noi come tante altre realtà, in una situazione di incertezza, eppure abbiamo stretto i denti, abbiamo lavorato, abbiamo garantito il Festival e le altre attività, e oggi siamo invece nella condizione di poter dire che sono stati fatti dei passi in avanti importanti».
E l’ultima edizione di “Trame” lo certifica, il cui successo cresce anno dopo anno. Ma, ricorda Iovene, «ci sono tante iniziative che fanno da contorno, ma che sono poi la sostanza quotidiana, 365 giorni l’anno, del lavoro di promozione culturale, di sensibilizzazione, di educazione della legalità, che si porta avanti nelle scuole, nella città, e anche, oramai, fuori dalla nostra regione». E cita, inoltre, un sito rinnovato completamente e, non da meno, un profondo archivio accessibile agli utenti registrati.

Risorse per la Calabria, successo (anche) fuori regione

Il presidente di Fondazione Trame dice di andare particolarmente orgoglioso di due cose. «Aver portato in Calabria in questi 3 anni, grazie alla fondazione “Trame”, risorse da fondazioni e realtà di fuori regione, penso a Fondazione Cassa Depositi e Prestiti, Fondazione Peppino Vismara, Invitalia, che hanno investito su progetti della Fondazione Trame, e quindi il contributo che dalla regione – sulla base di bandi pubblici a cui partecipiamo – pari ormai al 50% delle risorse sulle quali possiamo contare – e abbiamo costruito la nostra attività,  interamente spesi e investiti in Calabria. E, contemporaneamente, la richiesta che è cresciuta nel corso del tempo di partecipare in giro per l’Italia a tante iniziative», spiega Iovene, che cita il Festival dei beni confiscati di Milano, le giornate della legalità di Torino, il Narin Fest a Lecce e altre iniziative a Salerno, Napoli, Roma, mentre l’esperienza del Civico Trame è stata raccontata recentemente, prima a Firenze e poi a Roma, nell’ambito del Festival della rigenerazione urbana».

Le prospettive future

Tutti risultati positivi che hanno incoraggiato la fondazione e tutti i giovani che collaborano attivamente, ad andare avanti, proiettandosi al prossimo futuro. «Abbiamo intenzione di fare dei passi in avanti su due terreni. Il primo: avevamo già lavorato al cambio dello statuto della Fondazione, trasformandola in “fondazione di partecipazione”, ma ora questa possibilità deve diventare realtà. La Fondazione Trame quindi si apre alla comunità, alla Calabria quindi ad altre associazioni, enti pubblici, imprese, singoli cittadini che potranno, se vorranno, aderire alla fondazione, dare il loro contributo e partecipare alla vita», ha spiegato Iovene. L’obiettivo è trasformare l’esperienza Trame «in un patrimonio della comunità e della regione». E poi, secondo punto, arricchire, come già sta avvenendo, «il nostro lavoro culturale, rafforzando, oltre al Festival, tutte le attività che sono di sostegno, come “Trame a scuola” ma anche altre attività e, soprattutto, ad una presenza nelle altre città della Calabria. Abbiamo cominciato già l’anno scorso, per esempio, con un esperimento al tribunale e al carcere minorile di Catanzaro, con il recupero del primo film girato da Gianni Amelio in Calabria; abbiamo organizzato le mostre, come quella insieme all’Associazione Nazionale Magistrati, al tribunale di Cosenza e alla Corte d’Appello di Catanzaro, con una presenza nella città di Reggio Calabria. Vogliamo continuare a costruire una collaborazione positiva in altre città della Calabria per rafforzare il nostro messaggio e la nostra missione». (g.curcio@corrierecal.it)

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