Salvatore Borsellino ricorda Filippo Ceravolo: «È insieme a Paolo, spero venga fatta giustizia» – VIDEO
Il fratello del giudice ucciso nella strage di via D’Amelio alla famiglia del 19enne di Soriano vittima della ‘ndrangheta: «Non ci sono parole per un dolore così grande»

VIBO VALENTIA «Perdere un fratello ucciso dalla mafia, e non soltanto dalla mafia, è un’esperienza terribile. Una ferita che anche a distanza di trent’anni continua a sanguinare, soprattutto se non c’è ancora giustizia e verità, soprattutto se continuano i depistaggi che fanno sempre di più allontanare la speranza di poter vedere un giorno questa verità, di poter avere un giorno giustizia». Inizia così la lettera di Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso dalla mafia nell’attentato di via D’Amelio, indirizzata alla famiglia Ceravolo, in ricordo del giovane Filippo, il 19enne di Soriano ucciso il 25 ottobre 2012 dalla ‘ndrangheta. «Ma penso – continua Borsellino – quanto ancora di più deve essere terribile la ferita inflitta ad una famiglia, un padre e una madre, a cui è stato sottratto l’affetto del figlio di appena 19 anni, la gioia di poterlo abbracciare, di vederlo crescere. Lui con la mafia del Vibonese non c’entrava nulla, aveva soltanto avuto dalla persona sbagliata un passaggio in macchina per tornare a casa dai suoi genitori che invece hanno ricevuto una terribile telefonata: “hanno sparato a Filippo”».
«Filippo è insieme a Paolo»
«Ma – continua – non avevano sparato lui, è stato soltanto un tragico errore che ha strappato per sempre Filippo ai suoi genitori. I suoi genitori che oggi devono ancora affrontare l’indifferenza dello Stato, l’indifferenza della gente, mentre qualcuno dei suoi assassini è ancora in giro nelle Preserre e qualcuno, come ha denunciato il papato di Filippo, ancora ride di questo dolore. Ho affidato alla mia amica Silvia Camerini il compito di portare il mio abbraccio ai genitori di Filippo. Il mio augurio che il loro figlio possa avere presto giustizia, che i suoi assassini vengano finalmente arrestati. Non ci sono parole per un dolore così grande. Posso solo dirgli che oggi Filippo è insieme a Paolo e continuerà a vivere nei nostri cuori per sempre insieme a lui». (redazione@corrierecal.it)
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