Ponte sullo Stretto, oggi il parere «non vincolante» della Corte dei Conti

ROMA Oltre 10mila elaborati e circa 4mila pagine, inviate dalla società Stretto di Messina, sulla base del materiale predisposto da Eurolink, il consorzio di cui è capofila Webuild. Documenti che la Corte dei Conti sta esaminando per dare un parere definitivo sulla delibera Cipess sul progetto del Ponte sullo Stretto. Oggi è il giorno del giudizio. Un parere molto importante, ma non vincolante, che dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Secondo quanto scrive Domani, «un eventuale stop da parte della magistratura contabile potrebbe non stoppare in automatico il progetto». Il Governo, infatti, potrebbe decidere di andare avanti anche se la Corte dei Conti dovesse bocciarlo. La Corte – si legge sul quotidiano – spiega che «l’amministrazione interessata può chiedere un’apposita deliberazione da parte del Consiglio dei ministri». A quel punto il Cdm, pur prendendo atto della mancata registrazione, può addurre come motivazione gli «interessi pubblici superiori» e ritenere che il progetto debba «avere comunque corso». A quel punto la Corte dei conti registrerebbe l’atto con riserva. «Uno scenario che però sia il governo sia le società interessate vogliono evitare. Perché significherebbe far partite un braccio di ferro rischioso dal punto di vista giuridico e politico».
Ma il vicepremier e ministro alle infrastrutture e ai Trasporti Matteo Salvini continua a dirsi fiducioso su una risoluzione differente, ossia su un via libera senza riserve. Nei giorni scorsi l’annuncio: «Il mio obiettivo è partire con i cantieri entro novembre».
Intanto, a poche ore dall’annuncio dell’apertura delle selezioni per le assunzioni legate alla costruzione dell’opera sono già oltre 7.500 le candidature ricevute da Webuild per le prime assunzioni.

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