Regione, proclamati i consiglieri eletti nella circoscrizione centrale
Il tribunale di Catanzaro ha proclamato Mancuso, Ferrari, Ionà, Montuoro, Pitaro, Polimeni, Alecci e Bruno

CATANZARO In un clima di grande emozione e di festa, condita da numerosi applausi, foto, selfie e strette di mano, sono stati proclamati i consiglieri regionali eletti nella circoscrizione centrale, quella che ricomprende le province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. In particolare il tribunale di Catanzaro ha proclamato Filippo Mancuso (Lega), Sergio Ferrari (Forza Italia), Emanuele Ionà (Occhiuto Presidente), Antonio Montuoro (Fratelli d’Italia), Vito Pitaro (Noi Moderati), Marco Polimeni (Forza Italia), Ernesto Alecci (Partito democratico), Enzo Bruno (Tridico Presidente). Tre i riconfermati a Palazzo Campanella anche per la prossima legislatura: Mancuso, presidente uscente del Consiglio regionale, Montuoro, presidente uscente della Commissione Bilancio, e Alecci, segretario uscente del Consiglio regionale. Nella circoscrizione centrale i più votati sono stati Ferrari e Mancuso (oltre 12mila preferenze per loro) per il centrodestra, per il centrosinistra Alecci (circa 13mila preferenze per lui, in assoluto il più votato nella circoscrizione centrale e il più votato nell’intera coalizione progressista).







Le voci dei protagonisti
Emanuele Ionà ha parlato di «grande senso di responsabilità, perché da oggi pomeriggio bisogna lavorare per la Calabria e continuare nel racconto che il presidente Occhiuto ha fatto negli ultimi 4 anni, continuando su quella strada e migliorando sempre di più. La ricetta è: lavorare, lavorare, lavorare». Sergio Ferrari ha manifestato «tanta emozione ma anche tanta consapevolezza del ruolo, un ruolo che mi è stato conferito in particolar modo dal territorio crotonese con un risultato importantissimo, e sulle mie spalle avverto questa responsabilità essendo l’unico consigliere eletto espressione del territorio crotonese. Lavoreremo comunque in continuità con l’azione posta in esse dal governatore Occhiuto per raccontare all’Italia e all’Europa una Calabria sempre più straordinaria». A sua volta, Antonio Montuoro si è detto «fiducioso per quello che sarà il futuro e siamo sicuri che insieme al presidente Occhiuto e tutti i consiglieri, alla luce dei futuri assetti del Governo regionale, porteremo avanti le istanze dei cittadini calabresi che hanno inteso di ridarci grande fiducia. Sono sicuro che si metterà in campo una grande squadra di governo per continuare quel lavoro prezioso che si è fatto in questi quattro anni e sono sicuro che il presidente e i partiti sapranno scegliere i profili migliori per rappresentare al meglio la nostra regione». Per Marco Polimeni «i calabresi hanno capito il messaggio di Roberto Occhiuto, lo hanno apprezzato e quindi bisognerà continuare a lavorare così come si è iniziato. La sfida per me è salire su una macchina in corsa che corre fortissimo, ma ci troveremo». Vito Pitaro ha rilevato: «Il mio rientro dopo 4 anni di panchina è un rientro serio, voluto dalla gente, da tantissimi cittadini che hanno sposato il mio progetto, un progetto politico che si rivolge a tutte le classi sociali, a tutti i cittadini della Calabria, quindi non solo delle province che fanno parte della circoscrizione. Quindi, evidentemente, è stato accolto in modo positivo il mio modo di fare politica». Assente Alecci, l’”alfiere” dell’opposizione di centrosinistra è Enzo Bruno: «È un’emozione fortissima, che segna l’inizio di una nuova fase del mio impegno politico e civile al servizio della Calabria. Dopo trent’anni di attività amministrativa e politica – ha dichiarato Bruno – oggi vivo un passaggio importante, che mi consente di continuare a lavorare per la mia terra da una postazione diversa. Ho avuto l’onore di rappresentare i cittadini come presidente della Comunità montana, poi come presidente della Provincia, e oggi proseguirò con lo stesso spirito di servizio all’interno del Consiglio regionale. È una grande responsabilità, ma anche una straordinaria opportunità per contribuire concretamente alla crescita dell’area centrale e dell’intera Calabria». (c. a.)
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