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Schillaci: «Irreversibile l’iter per l’uscita dal commissariamento. Auspico tempi rapidi»

Il ministro della Sanità a Catanzaro per un’iniziativa sui tre anni di governo Meloni: «La Calabria ha fatto grandi passi avanti nei Lea»

Pubblicato il: 01/11/2025 – 11:58
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Schillaci: «Irreversibile l’iter per l’uscita dal commissariamento. Auspico tempi rapidi»

CATANZARO «Intanto nell’ultimo Consiglio dei ministri abbiamo riconfermato il presidente Occhiuto come commissario, è stato avviato l’iter per uscire dal commissariamento. La Calabria in questi anni nella sanità ha fatto dei grossi passi in avanti – come è testimoniato, per esempio, dai Lea – anche rispetto ad altre regioni e, quindi, io credo che, compatibilmente con quelli che sono i tempi tecnici, questo processo è stato avviato e si concluderà. La tempistica precisa non la so, ma spero che sia processo rapido: è stato avviato e poi, ovviamente, appena possibile si concluderà». Lo ha detto il ministro della sanità, Orazio Schillaci, a Catanzaro per un’iniziativa per i tre anni del governo Meloni, con riferimento al tema dell’uscita della sanità calabrese dal commissariamento.

I tre anni di governo Meloni

Un bilancio sull’azione del governo Meloni in tema di sanità in questi ultimi tre anni. «Intanto – ha aggiunto Schillaci – la sanità è stata rimessa al centro del dibattito politico. Questo è testimoniato, essenzialmente, anche dall’ultima legge di bilancio, con oltre sette miliardi immessi sul Fondo sanitario nazionale e nella quale soprattutto c’è una visione. Abbiamo messo dei punti di riferimento per migliorare il nostro servizio sanitario nazionale. Il primo è la valorizzazione del capitale umano degli operatori sanitari, ci sono nuove assunzioni e c’è, ovviamente, una valorizzazione economica. Il secondo punto fondamentale – ha proseguito il ministro – è quello della prevenzione. Noi siamo tornati ad essere la seconda nazione più longeva al mondo nel post Covid, dopo il Giappone, purtroppo non siamo la seconda economia al mondo: se vogliamo continuare ad avere un servizio sanitario nazionale che rispetti quelli i dettami della Costituzione, cioè, un servizio sanitario nazionale improntato alla eguaglianza, all’universalismo, alla gratuità delle cure, dobbiamo diminuire in futuro il numero dei malati. Per questo puntiamo decisamente sulla prevenzione. E poi c’è una grande attenzione ad alcuni problemi: le liste d’attesa, i pronto soccorsi, per la prima volta dopo 13 anni è stato fatto il piano nazionale per la salute mentale che viene finanziato in Finanziaria con quasi 90 milioni di euro. Quindi – ha concluso Schillaci – sono tutti argomenti importanti che, insieme ai fondi del Pnrr, rafforzeranno il nostro servizio sanitario nazionale, che io difendo, perché rappresenta, per noi, un punto di orgoglio invidiato all’estero, ma che dopo quasi 50 anni di vita, ha bisogno di una modernizzazione». (a. cant.)

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