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l’inchiesta sul comune

Il “villaggio di Natale” in cambio di un pacchetto di voti: il patto per le elezioni di Cotronei

La presunta promessa del futuro sindaco e dei candidati ai due imprenditori: l’assegnazione di due eventi natalizi in cambio di circa 80 preferenze

Pubblicato il: 04/11/2025 – 19:03
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Il “villaggio di Natale” in cambio di un pacchetto di voti: il patto per le elezioni di Cotronei

COTRONEI Avrebbero promesso l’assegnazione di due eventi natalizi in cambio di un pacchetto di voti alle elezioni comunali del 2021. È quanto contestano gli inquirenti a 9 persone, tra cui il sindaco di Cotronei Antonio Ammirati, nell’ultima inchiesta della Procura della Repubblica di Crotone che ha portato alla chiusura delle indagini per 15 persone, accusate a vario titolo di diversi reati contro la pubblica amministrazione, tra cui corruzione elettorale. In particolare, l’accusa ricostruisce la presunta richiesta effettuata ai coniugi Massimiliano Loria e Mafalda Astorino, che avrebbero dovuto garantire nella tornata elettorale «un totale di circa 80 preferenze» alla lista Cotronei 20-30 riconducibile al sindaco poi eletto. In cambio, la promessa che l’organizzazione di due eventi patrocinati dal Comune «sarebbe stata assegnata all’associazione» di Mafalda Astorino e che anche ulteriori progetti sarebbero stati poi assegnati alla sua società.

Le elezioni del 2021 e la richiesta di voti

Le indagini si riferiscono alle elezioni del 2021, con gli indagati che avrebbero chiesto a Loria e Astorino un pacchetto da «circa 80 preferenze», indicando la candidata e il candidato da votare nella lista Cotronei 20-30. Tra questi Antonio Bevilacqua, Francesco Greco e Pier Luigi Benincasa, tutti iscritti al registro degli indagati e che, secondo l’accusa, insieme al futuro sindaco Ammirati avrebbero rassicurato i due coniugi «sulla possibilità di “lavorare” con il Comune di Cotronei, una volta eletti». A Loria e Astorino sarebbe stata promessa l’organizzazione di due eventi natalizi, il “Villaggio di Natale” e “L’albero di Natale solidale”, come emerso anche da un incontro ricostruito dagli inquirenti avvenuto dopo le elezioni. Per risolvere problemi legati all’assegnazione diretta, il neoconsigliere comunale Giuseppe Scarpino avrebbe ipotizzato di coinvolgere «un’ulteriore associazione».

I pagamenti

Pochi giorni dopo il sindaco Ammirati si sarebbe accordato con Mafalda Astorino per il modo con cui corrispondere il denaro, circa 20 mila euro così divisi: «10 mila euro consegnati brevi manu» dal primo cittadino a Loria, la restante metà sarebbe stata data all’associazione assegnataria che poi li avrebbe riconosciuti a quella di Astorino. Gli inquirenti ricostruiscono poi la presunta consegna dei 10 mila euro a Loria che sarebbe avvenuta in un bar di Cotronei da parte del sindaco e di due soggetti non identificati. Infine, ad aprile 2022 la cifra sarebbe stata saldata con altri 10 mila euro, anche qui con «una parte in contanti, consegnatagli da Giuseppe Scarpino e i restanti tramite bonifico». (ma.ru.)

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