Fisco, Calabria con i redditi medi più bassi
I dati del Dipartimento Finanze mentre si riaccende il dibattito sulla patrimoniale

ROMA Sono il 2% gli italiani che dichiarano un reddito oltre i 100mila euro, uno su mille va oltre i 300mila euro, secondo i dati delle dichiarazioni del 2024 (relativi dunque a quanto guadagnato nel 2023). Oltre 33,5 milioni di contribuenti (il 78,8% del totale) dichiarano un’imposta di circa 190 miliardi, 9 milioni di soggetti invece dichiarano imposta pari a zero. I dati del Dipartimento delle Finanze consentono di scattare la fotografia della distribuzione dei redditi in Italia. Cifre al centro del dibattito su eventuali patrimoniali, dopo che la Cgil ha rilanciato la richiesta di un contributo di solidarietà dell’1% da parte dei 500mila contribuenti più ricchi. Nel 2024 sono stati dichiarati nel complesso redditi per 1.027,7 miliardi di euro (+5,9% rispetto al 2022), per un valore medio di 24.830 euro (+5,0% rispetto al 2022). La regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (29.120 euro), seguita dalla provincia di Bolzano (28.780 euro), mentre la Calabria è la regione con il reddito medio più basso (18.230 euro). L’Irpef netta versata ammonta circa 190 miliardi. Per quanto riguarda le persone fisiche, l’1,6% i contribuenti è nella fascia di reddito da 100mila a 200mila euro, lo 0,3% quelli tra 200mila e 300mila euro, mentre i soggetti con un reddito complessivo maggiore di 300.000 euro sono lo 0,2% dei contribuenti e dichiarano il 7,1% dell’imposta netta totale (nel 2022 era il 7,8%). Una recente analisi del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, sui dati del Mef ha rilevato che poco più di 700mila persone che dichiarano più di 100mila euro, meno degli abitanti della città di Torino, versano il 22,43% del totale Irpef. Dall’altro lato della tabella del Mef, il 6,3% che dichiara meno di 7.500 euro, mentre il 20% dichiarano tra i 20mila e i 26mila euro e il 21% tra 26mila e 35mila euro. Il 17% di contribuenti nella fascia 35-70mila euro paga il 30% dell’imposta netta. Dalle dichiarazioni risulta anche che oltre 122.100 soggetti hanno dichiarato immobili situati all’estero, per un valore complessivo di 33,1 miliardi di euro. E che 332.600 soggetti hanno dichiarato un ammontare di 178,1 miliardi di euro di attività finanziarie detenute all’estero. Gli imprenditori sono 890mila, il 6,5% (58mila persone) ha un reddito maggiore di 100mila. Il reddito complessivo medio dichiarato dalle società di persone è pari a 60.660 euro. Nel confronto tra il reddito dei dipendenti rispetto al datore di lavoro (sostituto d’imposta), i lavoratori con datore di lavoro persona fisica (oltre 1,7 milioni di soggetti) dichiarano un reddito medio di 11.619 euro (+5,4% rispetto al 2022) mentre i datori di lavoro (oltre 534.800 soggetti) dichiarano un reddito medio da attività economica106 pari a 47.154 euro (+4,1% rispetto al 2022). Lo scarto maggiore si ha tra i professionisti e i loro dipendenti: nelle “Attività professionali, finanziarie e altri servizi”, si legge del dipartimento delle Finanze sui dati Irpef, il reddito medio del sostituto è oltre 5 volte quello del lavoratore. Nel settore dell’Agricoltura, invece il reddito medio da lavoro dipendente (8.920 euro) risulta leggermente maggiore del reddito medio del sostituto d’imposta (8.755 euro). (LaPresse)
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