Sarkozy lascia il carcere, concessa la libertà vigilata
Nessun rischio di occultamento di prove secondo la Corte d’Appello

L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato rilasciato oggi dalla prigione dopo che la Corte d’appello di Parigi ha accolto la sua richiesta di scarcerazione. Lo scrivono i media francesi. Sarkozy è in carcere dal 21 ottobre nella vicenda del finanziamento libico della sua campagna presidenziale. “Non ho mai avuto l’idea né la folle intenzione di chiedere soldi al signor (Muammar) Gheddafi”, ha detto l’ex presidente francese davanti alla Corte di appello di Parigi. “Non immaginavo di arrivare a 70 anni e di conoscere la prigione. È una prova imposta. È dura, è molto dura. Questo lascia tracce in ogni detenuto perché è estenuante”, ha aggiunto l’ex inquilino dell’Eliseo.

Intanto l’ex presidente ha lasciato il carcere attorno alle 15 e, a bordo di un’auto, con i vetri oscurati, scortata da motociclisti della polizia, è tornato a casa.
La Corte d’appello ha ritenuto che non ci fosse “alcun rischio di occultamento di prove, di pressioni, di rischio di concertazione (…). La conferma della detenzione preventiva non è giustificata”, ha aggiunto il pubblico ministero. Il tribunale parigino ha deciso per un controllo giudiziario per l’ex presidente francese, che includerà tra l’altro il divieto di uscire dalla Francia. “Sarkò” dovrebbe quindi lasciare oggi stesso la prigione della Santé. Nella lettura della sentenza, inoltre, la Corte d’appello ha vietato all’ex presidente Sarkozy di entrare in contatto con il ministro della Giustizia Gerald Darmanin. Quest’ultimo gli aveva fatto visita in carcere, lo scorso 29 ottobre.