Nesci: «Sul bilancio Ue, agricoltura dimenticata. Scelta inaccettabile per la Calabria»
Lo dichiara l’eurodeputato di Fdi in riferimento al bilancio 2028–2034

BRUXELLES «Attendevamo un segnale di ravvedimento da parte della Commissione europea, dopo le tante critiche ricevute nelle ultime settimane. E invece, ancora una volta, la montagna ha partorito un topolino. Qualche passo avanti sulla coesione, certo, ma a fronte di una proposta per l’agricoltura che resta assolutamente insufficiente, direi inaccettabile.
Accantonare in modo figurato una quota di risorse per le aree rurali non significa sostenere davvero gli agricoltori: lo sanno bene le imprese agricole calabresi e di tutto il Mezzogiorno, che continuano a fare i conti con costi crescenti e burocrazia opprimente». Lo dichiara Denis Nesci, eurodeputato di Fratelli d’Italia – ECR, in riferimento al nuovo bilancio pluriennale 2028–2034. «Non chiediamo esperimenti di finanza creativa – aggiunge Nesci – ma risorse garantite per chi ogni giorno assicura il nostro cibo e la nostra sicurezza alimentare. Non possiamo accettare una Pac depotenziata che penalizza le nostre filiere e indebolisce i produttori nella competizione globale. L’agricoltura deve tornare al centro delle politiche europee: difendere i nostri agricoltori, in particolare nel Sud e in Calabria, significa difendere la sovranità alimentare e la libertà dei nostri popoli».